Con te tutto diventa irrale.

One direction <3

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  1. Masamune »
     
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    Capitolo 1



    Era un bel giorno quel pomeriggio. Il sole spaccava in pratica le pietre e l’asfalto della strada era bollente. Era, dopo tutto, un giorno inoltrato di luglio perciò era piuttosto comprensibile una cosa del genere. La città era praticamente deserta, a parte qualche persona – più che altro anziani – che girovagavano per la città non sapendo che fare non quello.
    “Vorrei un caffè, grazie mille!”. Un ragazzo era appena entrato in un bar della città, sorridendo come non mai. Era un bel ragazzo, senza alcun dubbio. Era alto, piuttosto magro e aveva i capelli ricci girati da una parte, di un color marrone abbastanza scuro. “Subito!”. Quello che aveva appena risposto era il barista che stava al bancone. Anche lui era un bel ragazzo. Aveva i capelli del medesimo colore di quelli dell’altro, anche se leggermente più chiari. I suoi lietamente erano soffici e delicati, ma comunque non femminili. Nel bar c’erano poche persone , era piccolino, ma comunque ci si sentiva a proprio agio. Nel luogo alleggiava una canzone appartenente a un gruppo rock non molto famoso, ma che il barista conosceva piuttosto bene: il CD, dopo tutto, era suo. Mentre preparava il caffè, il suo sguardo si posò sul ragazzo, il quale sembrava canticchiare leggermente.
    “Li conosci?” domandò stupito il ragazzo, mentre porgeva la tazzina di caffè su un piattino, davanti all’altro, il bancone. “Oh si.. i Three Days Grace, no?”

    “Si.. sono davvero loro”

    “Comunque io sono Harry, piacere” commentò il ragazzo al di là del bancone sorridendo, porgendogli poi la mano al barista. Quest’ultimo si passò per un attimo le mani sul grembiule che portava addosso, prima di porgergli la mano e stringerla. “Io sono Liam, piacere” si presentò sorridendo, facendo una paura. “Non sapevo che qualcuno potesse conoscerli, è difficile incontrare qualcuno..” sussurrò sorridendo, mentre le loro mani ancora erano attaccate. Le mani di Harry erano piuttosto calde a differenza di quelle di Liam che erano sempre costantemente fredde, nonostante le muovesse tanto. Ma probabilmente non c’entrava un bel niente, no. “Già, hai proprio ragione.. Liam”. I loro sguardi si incontrarono per un’altra volta. Gli occhi verde smeraldo di Harry, si risplendevano contro quelli scuri e marroni dell’altro. “Liam!”. Questa era la voce del capo che chiamava il ragazzo, il quale sussultò visibilmente lasciando la mano di Harry. “S-Si?”. Liam cercò di stare calmo, ma il suo rossore era piuttosto visibile agli occhi degli altri.
    “Che succede? Hai caldo?” domandò il capo dandogli una pacca sulla schiena, ridendo, facendolo tossire piuttosto bene. “E-Eh.. un po’” sussurrò l’altro in risposta, allargando il colletto della camicia. “Se vuoi possiamo accendere un po’ il condizionare”

    “N-No, va benissimo così, è solamente una cosa.. momentanea. Mhn.. perché mi cercava?” domandò, cercando di cambiare discorso. Sentiva lo sguardo di Harry su di se e lo metteva piuttosto a disagio. Non era per niente un ragazzo con manie di grandezze e odiava essere al centro dell’attenzione, per questo si sentiva quasi male a quello sguardo tanto indagatorio. “Oh niente, pensavo di aver perso il block notes, ma era qui sul bancone! Bene ti lascio e ritorno nel mio ufficio” commentò il capo sorridendogli, prima di rifugiarsi nella sua stanza. Liam sospirò, tornando con lo sguardo su Harry, il quale era al telefono. “Mhn.. stasera eh? Qualcuno..? Ma chi..”. Sembrava stesse parlando con suo amico, ma Liam non ci fece molto caso, a parte quando l’altro alzò lo sguardo verso di lui. “Oh si, ho qualcuno, ci vediamo stasera alle nove allora!” esclamò prima di mettere giù il cellulare.
    “Bene stasera uscirai con me e con dei miei amici” disse Harry sorridendo, bevendo finalmente il caffè tutto in un sorso, mentre Liam per poco non si affogava con la sua stessa saliva. “C-Cosa?! M-Ma che.. si insomma, non me lo hai nemmeno chiesto..”

    “Vuoi uscire con me stasera?”

    “No”

    “C-Cosa?! Ehy!”

    “Hahaha, stavo scherzando! Comunque.. devo vedere se posso uscire prima. Sai, faccio tutta la giornata qui oggi, perciò non so..”

    “Eddai, sono sicuro che il tuo capo ti farà uscire tranquillamente se si tratta di me!”

    “Oh, vedo che siamo piuttosto vanitosi, eh, signor Harry?!”

    I due scoppiarono a ridere come non mai. Liam di solito non era così aperto, infatti era un tipo piuttosto timido. Non parlava facilmente con la gente, faceva davvero fatica ad aprirsi con loro, eppure con Harry sembrava dannatamente facile. Probabilmente era tutto merito suo, il fatto di essere sempre così attivo e che sorridesse ogni tre per due. “Bene, allora passerò stasera alle otto e mezza, ora devo proprio scappare!” esclamò infine il ragazzo, scompigliando i capelli di Liam, il quale sbarrò gli occhi dicendo di aspettare, ma l’altro era già uscito dal bar. “Dannazione.. ma che ha quel ragazzo..?” si domandò, prima di prendere la tazza del ragazzo, rendendosi conto che non aveva pagato il caffè. Scoppiò a ridere divertito, pensando che se li sarebbe fatti dare sicuramente quella sera. Doveva però chiederlo prima al capo. Così mise la tazza insieme al cucchiaino e il piattino nel lavandino, andando a bussare nell’ufficio, sentendo che poteva benissimo entrare. “Mhn.. quel ragazzo , senza un motivo preciso, mi ha invitato fuori stasera insieme ai dei suoi amici e se n’è andato dicendo che sarebbe venuto alle otto e mezza a prendermi. Ora io mi chiedevo se po..”

    “Andare? Certo ragazzo! Per questa settimana hai fatto anche troppo, puoi uscire tranquillamente prima!”. Liam rimase sorpreso. Non che il suo capo fosse scorbutico o violento, anzi era sempre simpatico solo che.. gli vennero le farfalle allo stomaco. Si chiedeva che cosa sarebbe successo. Non era il solito a uscire con qualcuno, visto che aveva pochissimi amici, a parte Zayn. Avrebbe potuto chiamarlo no? Non ci sarebbero stati sicuramente problemi. “Grazie mille!” esclamò sorridendo prima di ritornare tranquillamente al bancone, cominciando a pulire la macchina del caffè tanto per fare qualcuno. “Mi scusi, dovrei pagare un cappuccino ed una pasta, grazie” disse ad un tratto un uomo piuttosto anziano davanti alla cassa. “Si certo, sono 5 dollari!” sorrise dolcemente, mentre l’uomo gli porgeva i soldi e agilmente Liam li prese, dandogli poi indietro il resto. “Arrivederci” lo salutò dolcemente, guardandolo mentre usciva dal bar. Sospirò, tornando con la mente a Harry. Doveva assolutamente smetterla di pensare a quell’idiota! Non gli aveva nemmeno chiesto per bene se volesse uscire con lui! Si mise una mano sulla fronte, scostandosi il ciuffo verso sinistra sospirando leggermente, rendendosi conto solo in quel momento che il suo viso era caldo e aveva un sorriso piuttosto imbarazzato stampato in faccia. Non gli era mai successa una cosa del genere, era nervoso come non mai. Guardò l’orologio che c’era appeso al muro: le cinque. Ci mancavano esattamente ancora tre ore e mezza. E.. ora che ci pensava sarebbe dovuto andare via vestito da barista? Oh no, non voleva assolutamente. Prese il cellulare che aveva in tasca, componendo il numero di sua madre. “Ahm..Stasera dovrei uscire insieme a Zayn e degli altri miei amici, e mi vengono a prendere direttamente al bar.. non è che potresti portarmi qualcosa da cambiarmi? Vanno benissimo dei pantaloni di una tuta, una maglia e una felpa.. D’accordo? Grazie! Uhm.. cosa? Ah si.. mh, passa per le otto, d’accordo?” domandò e sua madre, dopo avergli dato una risposta affermativa, mise giù il telefono. Sospirò, prima di ricordarsi che doveva chiamare anche il suo migliore amico, ma sapeva che avrebbe accettato sicuramente. Non dovette nemmeno digitare il suo numero, che l’altro lo stava già chiamando. “Oh, chi si sente! Ti stavo giusto pensando”

    “Ah si? Beh, grazie per essere innamorato di me Liam, ma sai, ho la ragazza <3”

    “I-Idiota! Smettila di fare queste battute del..”

    “Beh, allora perché mi stavi pensando dolce mio tesoro?”
    Liam sospirò, passandosi una mano fra i capelli, arreso. Zayn era sempre così, e gli veniva vagamente in mente Harry, tutti e due sempre pieni di energie, sempre divertiti. “Senti.. vieni alle otto e mezza al bar? Andremo via da qualche parte che non so ancora”

    “Come puoi non sapere dove andremo?”

    “Beh, non lo so, mi hanno invitato fuori e ho deciso di invitarti. Preferisci rimanere in casa da solo?”

    “Ovvio che no! Perfetto, alle otto e mezza sono da te, a stasera!” esclamò velocemente Zayn, prima di riattaccare il telefono. Liam si ritrovò a sospirare un’altra volta. Per fortuna aveva accettato, ma sapeva che sarebbe stato così. Oramai lo conosceva da circa cinque anni ed erano davvero amici. Si erano conosciuti in classe, visto che entrambi avevano fatto lo stesso liceo, e si erano laureati in pratica insieme. Tutti e due, infatti, avevano 19 anni. Chissà quanti anni ha Harry.. si ritrovò a pensare senza davvero rendersene conto.

    La giornata passò piuttosto velocemente, le tre ore andarono via come niente. Sua madre era passata per fortuna prima, e gli aveva portato ciò che voleva. In quel momento , infatti, Liam, indossava dei pantaloni della tuta sul marrone scure, le all star bianche, una semplice maglietta – leggermente aderente – bianca e sopra una felpa, anche se dentro al bar faceva decisamente più fresco che fuori. Era sicuro che si sarebbe tolto subito la felpa, visto il tempo. Si avvicinò verso la porta del capo, ma nemmeno il tempo di bussare che sentì il suo nome. Si girò di scatto verso la porta: Harry, era davvero lui, non stava sognando vero?
    “Oh oh, vedo che ti sei cambiato! Andiamo allora?”

    “Si dovr..” cominciò Liam, ma notò Zayn entrare nel bar: per fortuna era da solo e senza ragazza, avrebbe evitato certe smancerie. “Ehy Liam!” esclamò sorridendo avvicinandosi ai due. “Piacere io sono Zayn! Tu saresti..?”
    “Harry, molto piacere! Sei un amico di Liam?”

    “Si, ha detto che saremo dovuti uscire ma ancora non sapeva dove.. è così idiota certe volte”

    “Mhn, dici? Può essere..”

    “Ehy, guardate che sono qui anche io eh!” sbuffò il ragazzo sbarrando gli occhi, mentre gli altri due erano scoppiati letteralmente a ridere come non mai. “Beh, andiamo? Sei venuto in macchina o ti accompagno io, Zayn? Tanto devo prendere su anche Liam!” esclamò sorridente Harry guardando verso il ragazzo il quale annuì. “Beh voi andate, vi raggiungo subito” sussurrò Liam lasciandoli andare, mentre si dirigeva dal suo superiore. “Ehy capo allora io vado, ci vediamo domani mattina d’accordo? E ancora grazie mille per avermi concesso questa uscita con gli altri” sussurrò dolce come sempre mentre il capo gli sorrise. “Vai pure, e non fare tardi eh!” rise, lasciandolo poi andare. Velocemente il ragazzo corse fuori dal locale, dirigendosi verso la macchina, trovando Zayn al volante e Harry di dietro. “Ma che..?”
    “Cioè guarda che figata, Liam! Un BMW! Lo sai che era il mio sogno di sempre guidarne una?! Waaaa, grazie Harry!”. Liam ne rimase quasi sconcertato prima di entrare di dietro, di fianco all’altro. “Sei sicuro di voler far guidare la macchina ad un tipo del genere? Non so se potresti fidarti di lui..” . Harry scoppiò a ridere, facendogli poi l’occhiolino. Il viaggio fu piuttosto corto, ma Zayn e l’altro fecero subito amicizia, parlando di qualsiasi cosa gli potesse venire in mente. Infine, Liam, scoprì la loro meta: il cinema. Ben presto furono dentro, e li raggiunsero altri due amici di Harry, che scoprì che uno di loro due, Louis, era anche amico di Zayn. “Ragazzi, lui è Liam, è il nuovo piccoletto arrivato nel gruppo!” esclamò Harry ridendo, andando a scompigliare i capelli dell’altro il quale mise su un piccolo broncio. “Non ti fanno paura.. i film horror, vero, Liam?” domandò subito il biondo, che scoprì chiamarsi Nial. “Mhn, penso di no.. fino ad ora, ma siete più voi che mi spaventate” commentò divertito come non mai. Fecero tutto velocemente, presero i biglietti e presto si ritrovarono in sala. Liam si ritrovò tra Zayn, ed Harry, mentre Nial era vicino a quest’ultimo, e Luois vicino a Zayn. Il film iniziò come tutti i film horror: normalmente. Ma Liam.. si sentiva dannatamente strano. Non per il film, affatto. Più volte aveva notato che l’altro lo guardava, sentiva il suo sguardo su di se, e la voglia infrenabile di girarsi a guardarlo era tanta, ma si vergognava a morte, così non lo fece mai. Una volta, durante il film, osò mettere per sbaglio la mano sul poggia braccio, e sfiorò involontariamente la mano di Harry. “O-Oh cielo, scusa” sussurrò appena, alzando lo sguardo verso di lui. “Tranquillo” disse l’altro sorridendo sotto voce per non disturbare le persone in sala, e di conseguenza avvicinandosi a Liam. “Hai paura?”.

    “Mi credi così idiota, Harry? Seriamente”

    “Beh, se lo sei, sei un idiota carino”

    “I-Idiota”

    “Che fai mi copi?”

    “Sei un idiota punto e basta”

    “Ragazzi, volete smetterla di parlare o no?” commentò ad un tratto Zayn tra il mezzo divertito e il serio, così i due si guardarono un’altra volta negli occhi, prima di ritornare con l’attenzione sul film.
    Uscirono dalla sala circa due ore dopo, esattamente alle undici di sera. “Bene, ora si va a mangiare! Ho una fame tremenda.. Dio, non ho nemmeno pensato di mangiare prima!” commentò Harry, mettendo un braccio attorno al collo di Liam, scompigliandogli ancora i capelli, mentre Zayn, Louis e Nial erano presi da una conversazione che non sentivano. “Ma ti diverti a scompigliarmi i capelli?” gli domandò il ragazzo divertito, prima di guardare un attimo il cellulare: nessuna chiamata. Meno male. “Beh si, mi piacciono” rispose Harry prima di scoppiare a ridere. Tutti e cinque i ragazzi si diressero verso il ristorante che era vicino alle sale del cinema, ed era ancora pieno di gente, ma trovarono facilmente un posto. Ogni tanto lo sguardo di Liam si perdeva a guardare il volto di Harry, lo trovava semplicemente meraviglioso. Sapeva che non erano pensieri normali, solo che non ci riusciva, gli sembrava piuttosto impossibile. La serata passò davvero in fretta, e Liam si rese conto di avere tantissime cose in comune con ognuno di loro. Quei ragazzi erano davvero particolari, sprizzavano energia da tutti i pori e lui, per la prima volta, si era davvero sentito benissimo. Non era mai successo, MAI.
    “Beh ragazzi.. io direi che sia ora di andare a casa, non trovate? E’ l’una..” sussurrò Louis sbadigliando sonoramente, stiracchiandosi sulla sedia. “Già direi che hai ragione.. Mi accompagni a casa tu Louis?” domandò poi Zayn divertito. Louis gli fece la linguaccia divertendo, annuendo poco dopo. “Devo portare a casa qualcuno? Nial?” domandò poi ad un tratto Harry. “Oh no, tranquillo, i miei genitori saranno sicuramente qua fuori! Perciò io vado.. ci sentiamo sicuramente presto! E’ stato un piacere stare con voi, ciao!” esclamò sorridendo alzandosi dal tavolo. Velocemente andò a pagare la sua parte, e uscì dal locale. “Mhn.. missà che vado anche io, Zayn andiamo?” domandò Louis e l’altro annuì facendo uno sbadiglio enorme. Li salutarono velocemente, e anche loro dopo aver pagarono se ne andarono. Liam appoggiò completamente la schiena allo schienale della sedia, socchiudendo gli occhi. “Dio.. che sonno” commentò in un lieve sussurrò. “Andiamo? Ti riaccompagno” disse Harry sorridendogli. “Ma no.. posso chiamare mia madre e..”

    “Niente storie, avanti”.

    Liam fece spallucce, alzandosi e seguendo l’altro. Anche loro pagarono e si diressero fuori dal cinema, e ancora una volta Harry mise un braccio attorno alle spalle di Liam, il quale alzò lo sguardo verso di lui. Anche gli occhi dell’altro erano lievemente rossi, probabilmente per la stanchezza. Arrivarono presto alla macchina, e questa volta, ovviamente, fu Harry a guidare e l’altro si mise di fianco al guidatore, chiudendo gli occhi dopo essersi messo la cintura. “Pensi di riuscire a lavorare domani mattina?” gli domandò Harry ridendo appena, chiedendogli poco dopo dove abitasse così che potesse riportarlo direttamente a casa. “Mhn.. penso di sì, al massimo arriverò in ritardo” sussurrò debolmente l’altro. Non gli era mai successo di fare così tardi una sera, eppure era davvero felice. La casa del ragazzo non distava molto dal cinema, così che in dieci minuti furono a casa sua. Quando Harry fermò la macchina, sospirò debolmente. “Devo proprio scendere? Non so nemmeno se mi reggo più in piedi”

    “Liam, vuoi che ti prenda su come una principessina?”

    “Va bene, ho capito, alzo il culo”

    “Bravo!”. Entrambi scoppiarono a ridere, poi Liam aprì la portiera della macchina, ma si fermò. “Grazie.. per la serata, mi sono divertito davvero un sacco. I tuoi amici.. beh, sono favolosi, mi trovo davvero bene”.

    “Vorrà dire che usciremo spesso insieme, non trovi?”

    “Già.. sarebbe fantastico, immagino”.
    E infine ci fu solamente silenzio. Liam alzò lo sguardo verso Harry e ancora per una volta i loro sguardi si incrociarono. “Beh.. allora io vado eh? Sennò davvero rischio di non alzarmi più domani mattina.. Notte, Harry”

    “Finalmente mi chiami con il mio nome, eh”

    “Idiota”

    “L’idiota sei tu, tesoruccio”

    “Ma.. bah, notte”

    “Notte, Liam” sussurrò appena Harry, passandogli una mano fra i capelli, prima di lasciarlo definitivamente andare. Lo guardò mentre apriva la porta di casa, e lo vide scomparire dentro la grande casa. Si.. quella serata era stata davvero favolosa.


    Edited by Masamune » - 14/3/2012, 22:04
     
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    CAPITOLO 2



    “Liaaaaam! Vuoi forse arrivare tardi al lavoro?!”. La madre di Liam stava bussando costantemente alla porta mentre il ragazzo ancora dormiva. “Quando sei tornato a casa ieri? Liam vuoi che entri e ti butti giù dal letto?!”. L’altro continuava a dormire. Mugolò solo lievemente, tirandosi su le coperte fino alla punta dei capelli. “Non mi lasci altra scelta!”. Sua madre irruppe nella stanza con forza, alzando la tapparella facendo entrare un sole terribile in tutta quanta la camera. “M-Mamma!” esclamò Liam mettendo la testa sotto il cuscino, sbuffando. “Sei in ritardo per il lavoro!”. Liam sbarrò gli occhi alzandosi velocemente dal letto. “Sono in ritardo?!”

    “Eh si, si può sapere a che ora sei tornato ieri sera?!

    “A-Ah.. abbastanza tardi..”

    “Quando?”

    “Mhn.. non credo di ric..”

    “LIAM”

    “Verso l’una passata”.

    Sua madre restò in silenzio, sospirando, prima di scoppiare letteralmente a ridere. “Vedo che ti sei divertito allora! Come è andata? Hai incontrato qualcuno di interessante?”. Per un attimo Liam restò in silenzio e l’immagine di Harry gli arrivò in testa, facendolo arrossire lievemente. “Mhn.. no, niente di.. niente. Solo dei ragazzi piuttosto simpatici..”

    “Oh, ancora meglio! Qualcuno di loro è affascinante?”. Ancora quell’immagine tanto idiota di Harry che ride. Ma che diavolo..?!
    “Mamma, quante volte ti ho detto di non parlare del mio orientamento sessuale?”

    “Va bene, va bene..”.

    Poi sospirò nuovamente, sua madre, andandosene dalla stanza. Liam cominciò a prendere la roba da vestirsi, dirigendosi in bagno. Velocemente andò sotto la doccia e in circa cinque minuti fu pronto. Prese al volo una mela, cominciando a mangiarla, salutò sua madre e uscì di casa. Andava sempre a piedi visto che il bar era piuttosto vicino.
    Appena entrò nel bar notò il capo al bancone che serviva dei clienti. “Mi scusi per il..”

    “Oh, Liam!”. Era Harry. “O-Oh.. Harry”.

    “Alla fine sei arrivato in ritardo!”

    “Si, ed è tutta colpa tua”

    “Ehy, ma cosa..?! Ma ti pare? Almeno ti sei divertito o no?”
    Liam sospirò. Una mano di Harry andò a sfiorargli la guancia. L’altro arrossì violentemente in volto, rabbrividendo per quel piccolo contatto, anche se piuttosto intenso. Lo guardò con fare interrogativo, finchè il capo non tossì. “Bene Liam, sei perdonato solamente perché mi ha detto Harry che eri in pensiero per il lavoro” commentò l’uomo divertito. Fece spallucce, dicendo appena un ‘già, è così’. Poi se ne andò, dicendo a loro che aveva delle cose da sbrigare tipo commissioni, lasciando da soli i due ragazzi. “Tu devi ancora pagare il caffè di ieri” sussurrò ad un tratto Liam, mentre si metteva il suo grembiule, prima di spostarsi dietro al bancone. Harry alzò un sopracciglio, sbuffando appena. “Non ti ho ripagato per bene ieri sera?” domandò poi il ragazzo guardandolo, quasi scettico. “.. Mhn, perché avresti dovuto ripagarmi? Non mi pare che tu mi abbia dato dei soldi, o sbaglio?”. Liam non ci arrivava decisamente, questo era poco ma sicuro. “Dannazione, sei proprio idiota..” commentò Harry passandosi una mano fra i capelli, rimettendosi poi il ciuffo apposto. “Non ti sei divertito?”

    “Si che mi sono divertito, che domande”

    “E allora? Non ti ho forse ripagato per bene? Ti ho anche riportato a casa!”

    “Oh.. mh, certo”.
    Liam non fece in tempo a dire qualcos’altro, che Zayn entrò nel bar insieme a Louis e Niall al seguito. “Ehy ragazzi!” esclamò Louis andando a sedersi velocemente su uno sgabello, andando a spettinare i capelli di Harry il quale sbuffò lievemente, cercando di rimetterseli per bene apposto. “Un giorno ti farò sicuramente la piastra a quei capelli!” esclamò Zayn scoppiando a ridere insieme agli altri, tutti a parte Harry ovviamente. “Se ci provi..”

    “Cheee faai, tessoro?”. Louis si appoggiò con la nuca verso la sua spalla, strusciandola su di essa divertito. Liam sentì una fitta allo stomaco a quella vista. Che.. che diavolo mi prende? Non lo capiva davvero. Distolse lo sguardo dirigendosi verso la macchina del caffè, prendendo a farlo, sicuro che gli altri lo avrebbero preso, con lo sguardo però basso. Harry, ovviamente, lo notò anche piuttosto bene, così si scrollò da dosso Louis. “Beh, se non ci proverai non lo scoprirai, e sarà meglio per te, amo i miei ricci!”

    “Certo, le ragazze ti vengono dietro solamente per quello!”. Questa volta era stato Niall a parlare, scoppiando poi a ridere insieme a Zayn: avevano quasi le lacrime agli occhi. Io.. io non gli andrei dietro solamente per i ricci. Si ritrovò a pensare Liam, mettendo le tazzine sotto alla ‘cascata’ di caffè. I suoi occhi.. sono fantastici. Il suo modo di fare, il.. il suo cor.. mhn, ma a cosa vado a pensare?! Dio, sto impazzendo ecco cosa. Si, c’era sicuramente qualcosa che non andava in quella sua testolina che ovviamente non si era.. accorta di un particolare che gli fece notare velocemente Niall. “Ehy Liam, il caffè!” esclamò il biondo. Liam sembrò alzare lo sguardo interrogativo, prima di sentire che la sua mano stava andando come dire.. a fuoco? Il caffè infatti era uscito dalla tazzina, e gli stava colando lungo la mano. “Ah, merda!” esclamò, spegnendo velocemente la macchina, prima di correre verso il bagno, mettendosi la mano sotto l’acqua fredda. Beh, non era niente di grave questo era ovvio, ma bruciava lo stesso. Devo smetterla di pensare ad Harry, dannazione. Che c’è che non va Liam? Che ti prende? Perché continui a pensare a lui in quel modo?!
    Ad un tratto una mano di qualcuno gli sfiorò il fianco, e lui per poco non urlò, alzando poi lo sguardo, notando nello specchio davanti a lui che dietro c’era Harry. “Sei sicuro di star bene?” gli domandò quest’ultimo guardandolo attraverso lo specchio. I loro occhi si erano incrociati ancora, e le farfalle cominciarono a volare libere nello stomaco di Liam, il quale annuì appena, abbassando poi lo sguardo. “Mh si.. scusa, è che avevo la testa altrove” mormorò appena, sospirando lievemente, guardandosi la mano. Non era niente, non si vedeva nemmeno niente, come se fosse nuova. “Già, ho notato. Se è per qualcosa che ho det..”

    “No, no, davvero non c’entri niente tu”. Il tono che uscì dalla sua voce fu quasi freddo, ma non voleva che fosse così, gli era semplicemente uscito, senza un motivo ben preciso. “V-Volevo dire.. che non devi preoccuparti, davvero, io sto benissimo” aggiunse poco dopo, alzando lo sguardo, guardandolo nuovamente. Harry aveva un bel sorriso stampato in faccia, prima che la sua mano andò a sfiorare la pelle del collo di Liam, il cui corpo tremò. “E’ una voglia?” domandò Harry, sorridendo. “No” commentò l’altro. “Idiota, secondo te che cos’è? Bah, torniamo di là” commentò divertito, girandosi, scansandolo, ma l’altro lo prese per il braccio, sorridendo. “Davvero stai bene?”

    “Davvero.. Harry”. Sto diventando pazzo per te, ma sto bene.. almeno per ora.
    L’altro non aggiunse nient’altro e, facendo spallucce, uscì dal bagno ritornando dagli altri. Liam lo seguì velocemente, ritornando alla macchinetta del caffè. “Scusate, ve ne preparo un altro” commentò sorridendo. “Ah, ragazzi, stasera c’è una festa nella casa accanto a casa mia, e la figlia del mio vicino mi ha invitato dicendo che potevo invitare chi volevo..” cominciò Niall, facendo spallucce, guardando poi i ragazzi. “E hai deciso di invitare noiii? Ohh che ragazzo dddolce che sei!” commentò Louis divertito, mentre Liam serviva il caffè a tutti quanti. “Beh, si, proprio così.. ci state?”.

    “Beh, a che ora c’è la festa?” domandò Harry guardando solamente per un attimo il barista dietro al bancone, facendogli un piccolo occhialino. “Mh, ha detto alle nove a casa sua..” mormorò poco dopo Niall facendo nuovamente spallucce, prima di prendere un sorso di caffè. Come sempre, Zyan, aveva già finito il suo in un batter d’occhio. “Beh conta su tutti noi!” commentò Harry ridendo, alzandogli il pollice. “Ah ragazzi, io sinceramente non lo so.. Già ieri sera non ho lav..”

    “VACCI TRANQUILLAMENTE!”. Era il suo capo che aveva appena urlato dal suo ufficio che stava in una stanza lì a pochi passi da loro. Questo stava a significare che li aveva sentiti per sbaglio.. o che stava origliando ciò che stavano dicendo? Liam divenne rosso in volto, piuttosto evidente, mentre Louis scoppiò a ridere, contagiando anche gli altri. “A quanto sembra verrai con noi allora” disse Harry infine, bevendo il suo caffè sorridendogli. “Così.. sembra” aggiunse Liam, prima di raggiungere un uomo che doveva pagare ciò che aveva preso. Non ci mise molto in effetti, questione di qualche minuto. “Baby you light up my world like nobody else…The way that you flip your hair gets me overwhelmed.. nanana..” . Questo era.. era Harry che cantava? Liam si diresse verso gli altri stupito. “.. Tu..?” domandò appena senza riuscire a parlare. Quando cantava la sua voce era ancora più bella. “Si, lui ha cominciato a scrivere una canzone!” commentò Louis divertito. “Ehy, guarda che so parlare anche da solo!” sbuffò Harry, prima di girarsi verso Liam. “Che ne pensi? Ho scritto relativamente poco, però quando mi annoio mi piace scrivere canzoni.. dicono che sono intonato”

    “Beh, lo sei, la trovo.. insomma, le parole sono.. si, sono molto belle.. c’è anche il continuo?”

    “But you when smile at the ground it aint hard to tell…You don’t know… You don’t know you’re beautiful.. If only you saw what I can see…You’ll understand why I want you so desperately…Right now I’m looking at you and I can’t believe.. You don’t know…You don’t know you’re beautiful..Oh oh… But that’s what makes you beautiful” continuò, facendo spallucce. “Questo potrebbe essere il ritornello, ma mi manca tutto il resto..”. Liam era ancora a bocca aperta. “E’.. E’ molto bella, dico davvero” commentò sorridendogli. “Dai, fammi sentire come canti, so che ti piace!” commentò Niall divertito, incitandolo. “C-Cosa? M-Ma no, non è affatto vero.. canticchio ogni tanto ma..”

    “Pff, è solamente modesto! In realtà canta benissimo” intervenne Zayn, scoppiando poi a ridere. “Forza, facci sentire qualcosa!”. Liam restò in silenzio, guardando verso Harry, cercando di captare bene le parole che lui stesso aveva detto. Magari poteva inventare al momento qualcosa, anche se la cosa poteva essere particolarmente difficile. Si, ogni tanto gli era capitato di scrivere qualcosa, e ora che ci pensava ricordava quella piccola strofa che aveva scritto qualche anno fa e che ogni tanto si ritrovava a cantare. Arrossì in volto, prima di guardarsi in giro, abbassando poi la voce, insieme allo sguardo. “You’re insecure..Don’t know what for..You’re turning heads when you walk through the door…Don’t need make up..To cover up.. Being the way that you are is enough” disse infine, lasciando gli altri a bocca aperta questa volta. “E tu non sapresti cantare?!” saltò fuori Harry, alzandosi dallo sgabello. Liam scosse il capo, rosso. “N-No.. insomma, canticchio tanto per fare, ma non è niente di che, seriamente”. Niall stava per parlare, ma gli suonò il cellulare: era sua madre. “Ah, vuole che vada con lei a fare la spesa.. ma vi pare? Che palle.. Louis mi accompagni vero?” gli domandò il biondo. “Massì dai, andiamoci tutti, ci divertiremo!” esclamò Zayn prendendo sotto braccio Harry, prendendo a camminare insieme agli altri. “Ehy Liam, veniamo sulle otto e mezza a prenderti d’accordo? A stasera” disse il ragazzo , facendogli l’occhiolino, prima di uscire dal locale. Si.. mi sta facendo impazzire.





    Questa volta il cambio ce lo aveva, per fortuna, si era premunito e aveva fatto piuttosto bene visto che quella sera sarebbe dovuto uscire. Era così diviso in due. Da una parte si sarebbe sentito in colpa con i ragazzi se gli avesse detto di no. Dopo tutto, Liam, sapeva che si sarebbe divertito un mondo proprio come la sera prima. Dall’altra parte si sentiva in colpa per il capo,visto che era già la seconda sera che saltava il lavoro. Sospirò. In quel momento era nel bagno e si stava cambiando. Aveva dei semplici jeans che avrebbe tenuto a vita bassa, di un color verde proprio come la bandiera Irlandese , che a quanto Liam aveva capito, Niall era proprio di quella nazione. Sopra si mise una maglietta bianca a maniche corte, e sopra un maglioncino abbastanza leggero, ma che gli piaceva particolarmente. Era beige e a suo parere si intonava piuttosto bene con i pantaloni verdi. Si guardò allo specchio, passandosi una mano fra i capelli, tirandosi il ciuffo da una parte, sospirando puoi nuovamente. “Va benissimo, dai Liam!” esclamò il capo entrando in bagno guardandolo. “.. Dice? Sto bene?” domandò Liam arrossendo in volto, nemmeno lui sapeva perché diavolo glielo stesse chiedendo. Non capiva nemmeno per chi dovesse essere così estremamente elegante. “Mi ha detto tua madre che.. si , insomma sono tutti ragazzi.. te ne interessa qualcuno?”. Il capo sapeva bene del suo orientamento sessuale, ma sua madre non stava migliorando le cose. Liam arrossì nuovamente guardando l’uomo negli occhi, prima di abbassarlo. Aprì le labbra per pronunciare il nome di Harry, ma gli uscì solamente un piccolo suono che nemmeno lui capì realmente. Doveva riprovarci, era come.. come se dovesse dirlo a qualcuno. Come se volesse rivelargli che stava letteralmente impazzendo per lui. Aprì nuovamente le labbra, e cominciò a dirlo, ma qualcuno li interruppe chiamando il nome di Liam. Era lui, Harry. “Vai ragazzo, vai, e sii fiducioso” commentò il capo sorridendogli, dandogli una pacca sulla schiena facendo sorridere il ragazzo, il quale uscì dal bagno poco dopo, dirigendosi verso il bar. “Ehy rag..Harry? Ci sei solo tu?” domandò, alzando un sopracciglio. “Si, in pratica Zayn è andato a casa di Louis, il quale sono andati da Niall, e ci aspettano a casa sua, tanto sta vicino a lui no? Non.. non va bene?” domandò Harry dubbioso, per la prima volta poteva vederlo quasi serio. “O-Oh.. no, va .. si, insomma, perché dovrebbero esserci dei problemi? Guidi sempre meglio di Zayn!”

    “Oh, grazie mille my lady”

    “Stai zitto ti prego e andiamo!”. Così uscirono dal bar, dirigendosi nella macchina di Harry, e proprio come la sera prima, quest’ultimo si mise alla guida e Liam di fianco a lui, mettendosi subito la cintura. “Sei nervoso?” gli domandò il ragazzo al volante, mettendo in moto la macchina. “Diciamo di si, non conosco nessuno a parte voi.. e sai che non è il mio forte parlare con la gente, no?” disse Liam facendo spallucce, prima di sorridere. “Ricordi la canzone di ieri? Beh.. Zayn ha scritto un nuovo pezzo, con il ritmo del tuo, e abbiamo pensato che mettere su una canzone sarebbe divertente” commentò Harry scoppiando a ridere. “Si, e poi? Massì dai, formiamo una band, no?” domandò Liam, scoppiando a ridere insieme all’altro, il quale d’un tratto si fece completamente serio. “.. Oddio, che ho detto?” commentò l’altro sbarrando gli occhi guardandolo. “Una band.. Una band, Liam”

    “Stai scherzando vero?”

    “Credo proprio di no, ti sembra che io abbia la faccia di uno che scherza?!”

    “Devo dire la verità?”

    “Va a quel paese Liam! Ma comunque dopo Zayn te la farà sentire, e con la sua strofa penso proprio che saremmo apposto!”. Liam fece spallucce divertito, prima di guardare fuori dal finestrino. Era vero, amava cantare, ma addirittura formare una band..Insomma, non poteva lasciare il suo capo da solo, in più lui non si considerava nemmeno troppo bravo. Ad un tratto Harry accese la radio e c’era esattamente “Forever young” di Alphaville. Liam arrossì improvvisamente. “Potresti cambiare? E’ dannatamente..”


    “Let’s dance in style, let’s dance for a while, heaven can wait we’re only watching the skies..”
    Era Harry che stava cantando, ed era.. Non c’erano parole per descriverlo. Aveva una voce incredibilmente fantastica, era davvero bella. Liam rise, girandosi verso il finestrino. Si, la sapeva anche lui. “Hoping for the best, but expecting the worst, are you gonna drop the bomb or not?” continuò Liam, senza nemmeno rendersene conto. Perchè.. diavolo la sto cantando? Non è da me lasciarmi andare in questo modo, è davvero tutta colpa di Harry, assolutamente. L’altro rise, prima di spegnere la radio. “Sei bravo a cantare”

    “Nah, tu sei bravo Harry, hai.. hai una voce fantastica, non sembra nemmeno la tua. E non devi prenderlo come un insulto , davvero, hai un’intonazione davvero bella.. Complimenti, hai mai pensato di partecipare a qualche concorso?”

    “Diciamo di si, ma.. il mio vero sogno è formare una band, fin da piccolo. E’ qualcosa che ho sempre sognato di fare, e voi.. voi sembrate la mia occasione”

    “Harry.. davvero, come posso? D’accordo, ma.. il mio lavoro.. Non posso lasciarlo da solo..”

    “Vabbè, ma dobbiamo ancora parlarne con gli altri no?” Perciò niente è sicuro”. Liam annuì lievemente, tornando a guardare la strada. Il tragitto fu fatto in silenzio da quel momento in poi, ma alla fine fu questione di circa 5 minuti niente di più. Arrivarono a casa di Niall, il quale era fuori in giardino insieme agli altri che giocavano a calcio. Liam a quella scena sorrise, guardando Zayn. Anche lui si è trovato subito bene con loro.. si ritrovò a pensare, ma alla fine Zayn era una persona piuttosto amichevole. Scese dalla macchina, guardando Harry parcheggiare, dirigendosi verso gli altri. “Ehy ragazzi, tutto bene?” domandò, prima di vedere la palla andare verso di lui. La fermò, ridendo, prima di urlare il nome di Zayn e passargliela. Non era un fenomeno in calcio, ma gli piaceva, soprattutto se con loro c’erano quei quattro ragazzi che stavano diventando sempre più importante nella sua vita come non mai. Harry ritornò, stiracchiandosi. “Andiamo? Sembra che la festa sia già iniziata” commentò il ragazzo, indicando la casa di fianco a quella in cui si trovavano loro. Tutti si girarono, e in effetti doveva essere così. Infatti era immersa nella musica, e c’era un casino tremendo, persone che entravano e uscivano. In giardino c’erano coppiette di tutte le età, probabilmente anche persone che si erano conosciute solo quella sera, che già si stavano baciando davvero senza ritegno. Liam era talmente concentrato da certe scene che non notò nemmeno la presenza di Harry vicino a lui. “Beh, se ad un tratto ti va di andare via dimmelo ok?” domandò al suo orecchio. Liam rabbrividì mugolando, prima di alzare lo sguardo verso di lui annuendo. “S-Si, d’accordo” rispose sorridendogli un attimo dopo, prima di prendere a camminare con l’altro affianco. Gli altri tre erano già sicuramente dentro. Appena presero ad attraversare il vialetto molti sguardi si girarono verso di loro, ma Liam fece finta di niente, anche perché non sapeva se stessero guardando lui oppure Harry, ma non importava. Entrarono velocemente in casa: era semplicemente un casino. Liam si ritrovò, senza volerlo, a stringere il braccio di Harry, immerso in quel casino tremendo. Era una casa trasformata in una dannata discoteca, ecco che cos’era! I due , velocemente, raggiunsero gli altri i quali erano in cerchio con delle altre persone. In mezzo ad esso c’era una bottiglia. Liam si bloccò, e Harry lo guardò. “Che c’è?” domandò questo divertito. “Il.. il gioco della bottiglia?”

    “Beh..?”

    “.. I-Io..”. Non poteva dire di no, non poteva di certo fare l’idiota della situazione, no?! Scosse il capo, prima di sedersi vicino a Niall. Una ragazza disse però ad Harry di mettersi vicino a lei, e quest’ultimo non disse di no, sospirando appena. Il gioco cominciò. “Bene, cominciamo da me allora!” commentò una ragazza, facendo girare la bottiglia, la quale capitò su Louis, il quale sorrise in modo piuttosto malizioso. I due si avvicinarono anche piuttosto velocemente, baciandosi con una foga esilarante. Liam dovette abbassare lo sguardo a quella scena, piuttosto imbarazzato. E fu così per tutto il tempo, finchè non si arrivò a Harry, che era esattamente il decimo che veniva scelto. Il suo sguardo si puntò su quello di Liam, il quale aveva gli occhi puntati sulla bottiglia. Essa cominciò a girare e poi così, senza farsi vedere, il ragazzo incrociò le dita dietro la schiena. La guardava così intensamente che, quando si fermò su di lui, quasi non ci credette. “Oh oh, Liam! Dovrai baciare Haaarry!”. Liam alzò lo sguardo verso di lui. I suoi occhi erano illuminati, e sul suo viso c’era stampato un sorriso.. dolce, felice e malizioso allo stesso tempo.
     
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  3. Lady Uzumaky
     
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    Oh oh oh +a+
    Ci sono alcune frasi che non mi convincono molto, e alcuni errori di battitura, ma si legge bene ed é scorrevole.

    Una cosa: li fai ridere davvero troppe volte u.u


    Comunque .... Nuooooo perché l'hai interrotto proprio sul più bello , nuooooo XDxD
     
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  5. Masamune »
     
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    Si, scusate gli errori xD E' che magari non li riguardo perchè mi scoccia, si sono una delusione xD HAHAHA li faccio ridere troppo? Non ci riesco a non farlo, sorry xD Comunque ecco il terzo, e felicissima che vi piaccia *_*

    CAPITOLO 3



    Ebbene si, la bottiglia si era fermata proprio davanti a Liam. Ci fu silenzio, quasi un silenzio piuttosto malizioso, ma solamente attorno al cerchio. Infatti, al di fuori di quello, la musica continuava a rimbombare forte come non mai. Gli occhi di Liam andarono a incontrarsi con quelli di Harry, luminosi, maliziosi, felici di ciò. Lo aspettava.. anche lui, o lo stava solamente facendo apposta? Louis fischiò, prima che Niall desse una pacca sulla schiena di Liam, il quale si alzò, sussultando. Il suo viso era rosso come non mai, imbarazzato. Anche Harry si alzò, ma per qualche istante si guardarono solamente. Poi si avvicinarono uno davanti all’altro, a pochi centimetri. Il respiro di Liam si fece piuttosto irregolare, e sapeva bene che l’altro lo avrebbe notato nonostante tutto quel casino. “Quanto dobbiamo aspettare?” domandò Zayn divertito, scoppiò a ridere poi. I due si avvicinarono, finalmente, facendo combaciare le loro labbra. Per un attimo il bacio fu qualcosa di estremamente normale, semplice, a stampo. I due corpi si sfioravano appena, come se si fossero potuti far male allo solo sfiorare dell’altro. Il bacio, questa volta, si fece più intenso. Harry, infatti, non esitò a far schiudere le labbra di Liam, infiltrandoci dentro la sua lingua, andando a cercare velocemente l’altro. Il ragazzo fù piuttosto esitante così, Harry, allargò le braccia, stringendole dietro la sua schiena, avvicinandolo così di più a se, inoltrandosi più a fondo nella sua bocca. Un piccolo mugolio uscì dalle labbra dell’altro, mentre le sue mani andavano al collo dell’altro, stringendolo a se, questa volta più sicuro di se stesso. Non voleva più staccarsi da quelle dannatissime labbra, no. Erano.. morbide, avevano un buon sapore, dolci e delicate. Non aveva mai provato niente.. ah, giusto. Quello era il suo primo bacio, era ovvio che non avesse mai provato nulla del genere no? Si spinse di più verso l’altro, mentre le loro lingue danzavano fra di loro, sfiorandosi, cercandosi come non mai, frenetiche e ricche di passione. Si, quel ragazzo.. quel ragazzo gli piaceva davvero, e oramai doveva ben ammetterlo. Le loro labbra si staccarono con uno schiocco, mentre i loro occhi si riaprirono, rispecchiandosi uno in quello dell’altro. Per gli altri era sicuramente stata una scommessa ma per loro.. era stato il primo vero bacio. I due restarono in silenzio per un secondo, prima di guardarsi un’ultima volta, staccarsi, e infine ritornare ai loro posti. “Allora come è stato?” domandò Niall divertito guardando verso Liam, il quale non gli prestò nemmeno attenzione, ancora attaccato allo sguardo di Harry. “.. Liam?”.

    “Mhn, cosa?”

    “Ti ho chiesto come è stato..”

    “.. Che cosa?”

    “Oh cielo, sei proprio andato!” commentò Niall divertito, prima di scompigliargli i capelli leggermente, prima di ritornare al gioco. Liam , in quel momento, si sentì incredibilmente carico. Alzò lo sguardo verso il biondo, dicendogli che sarebbe andato a bere un po’, sicuro che avrebbe trovato degli alcolici da qualche parte. Non era il solito a bere, ma non avrebbe esagerato no? No, assolutamente. Si avvicinò al tavolo, prendendo in mano un bicchiere, riempiendolo di una bevanda rossa poco più lontana. Non aveva idea di cosa fosse, ma sarebbe andata bene. Qualcuno gli si avvicinò da dietro, cingendogli la vita con le mani mentre stava bevendo. “Che fai.. bevi?” domandò Harry al suo orecchio, facendogli venire la pelle d’oca piuttosto evidente. “Mh.. solo un po’, mi sento piuttosto carico” sussurrò il ragazzo, facendo spallucce. “Ti è piaciuto..?”. Il tono di Harry era piuttosto sensuale al suo orecchio, mentre gli accarezzava i fianchi. Liam buttò giù tutto l’alcolico, chiudendo le palpebre, stringendole. “Si” commentò sicuro di se. Oramai.. che bisogno c’era di nasconderlo? Non aveva davvero più senso. “Anche a me”. Si.. era piaciuto anche a lui. “Ti va di ballare?” domandò ad un tratto Harry, girando l’altro dai fianchi, il quale aveva gli occhi appena lucidi per quello che aveva bevuto. Non reggeva l’alcol, affatto, era qualcosa che non aveva mai fatto, e perciò si, era difficile. Liam annuì appena, prima che Harry lo prendesse per la mano, e lo trasportasse in mezzo alla gente, cominciando a ballare. L’altro non sapeva fare, non aveva mai fatto una cosa del genere. Si limitò a stringersi all’altro, imitando i suoi movimenti, e ben presto si abituò a tutto quello. Il sudore gli colava lungo le tempie, mentre il suo respiro era affannoso. Si, gli piaceva tantissimo, davvero tanto. Era tra le braccia dell’altro, e si sentiva per la prima volta particolarmente felice: si, voleva quel ragazzo. Sapeva che era volgare come termine, ma non voleva staccarsi più da lui per il resto della sua vita. Non sapeva che cosa volesse l’altro in effetti, ma andava bene così per ora. “Ehy, ti va di provare con Zayn e gli altri la canzone? Potremmo far una canzone migliore che questa house che proprio non digerisco” commentò Harry divertito e Liam, stranamente, annuì. Così i due uscirono, dopo circa 10 minuti attaccati, dalla ‘pista da ballo’ cercando gli altri, notando che il cerchio si era completamente sciolto. Li trovarono presto che ognuno di loro flirtava con una ragazza diversa. “Ehy Zayn, ragazzi, vi va di provare a cantare? Liam la prima strofa, quelle due piccole frasi in mezzo, il ritornello insieme, poi via Zayn, e ancora.. vi va? Potremmo avere successo!” esclamò Harry divertito. Ovviamente tutti e tre approvarono la sua idea. Così, Niall, cercò la padrona di casa, chiedendogli se avesse un microfono o qualcosa del genere. Era la figlia di due genitori piuttosto ricchi, infatti suo padre era un avvocato piuttosto prestigioso , mentre sua madre era un medico, se non il capo di tutto l’ospedale. Lei ovviamente annuì, dicendo che aveva circa sei microfoni, visto che lei e le sue amiche si divertivano spesso a cantare. Niall le sorrise dolcemente, e li prese tutti e sei, porgendone uno a lei, la quale voleva assolutamente presentarli. Li attaccarono alle varie spine, provando. “Ehy, prova, prova!” commentò la ragazza. Si sentì in tutta la casa, quasi rimbombando. “Ed eccoci qui stasera con degli ospiti speciali!” commentò la ragazza, mentre i cinque provavano i microfoni, costatando che andavano alla grande. In effetti nessuno di loro era agitato, a parte Liam, ma si convinse del fatto che dopo tutto.. era solamente una festa e basta, e che alla fine dei conti nessuno si sarebbe messo a ridere, o almeno sperava. “Ed ecco a voi i.. ehm..?”. Harry le si avvicinò ridendo, dicendogli qualcosa all’orecchio, e lei sorrise. “I One direction!”. Liam e gli altri sbarrarono gli occhi. E questa trovata che diavolo era? “Bene, ascoltiamoli!”.
    La ragazza restò in silenzio, e tutti guardarono verso Liam, il quale tremava appena. Sospirò, schiarendosi la voce, dandosi il ritmo mentalmente. “You're insecure..Don't know what for
    You're turning heads when you walk through the door…Don't need make up…To cover up…Being the way that you are is enough”. La sua voce era appena tremante, ma per fortuna nessuno se ne accorse, ma molte mani cominciarono a scandire il ritmo. “Everyone else in the room can see it…Everyone else but you” continuò Harry. Ci furono pochi secondi, e presero a cantare tutti quanti assieme. “Baby you light up my world like nobody else…The way that you flip your hair gets me overwhelmed…But when you smile at the ground it aint hard to tell…You don't know..Oh Oh…You don't know you're beautiful. If only you saw what I can see…You'll understand why I want you so desperately…Right now I'm looking at you and I can't believe..You don't know..Oh oh..You don't know you're beautiful…Oh oh.. That what makes you beautiful”. Nella stanza cominciarono ad alzarsi degli urli, urlando che erano semplicemente fantastici. Liam si ritrovò a sorridere insieme agli altri. Non era ciò che aveva sempre sognato tutto quello? Ora.. avrebbe dovuto cantare Zayn, giusto? Liam lo aveva sentito pochissime volte, nonostante fossero migliori amici. “So c-come on
    You got it wrong…To prove I'm right I put it in a song…I don't know why…You're being shy…And turn away when I look into your eyes”. Si, Zayn era ancora migliorato, sempre di più. Ed ecco di nuovo Harry, e di nuovo.. il ritornello. Harry, poi, cominciò a cantare un semplice “na na na” e tutti gli altri gli andarono dietro, finchè quest’ultimo non si avvicinò a Liam, cominciando a cantare la prima parte del ritornello a voce più bassa. Erano.. così vicini, e potevano vederli TUTTI.
    E poi.. ancora il ritornello. Fu un successo quella canzone, tanto che quando finirono, un casino di gente gli venne incontro, abbracciandoli, ripetendo loro che erano stati fantastici. “Sei stato fantastico” gli sussurrò infine Harry all’orecchio. “Tu lo sei stato.. e il nome della band.. si, insomma, mi piace” sussurrò appena Liam sorridendogli dolcemente. I loro occhi si stavano incrociando ancora, e il viso dei due si avvicinava sempre di più a quello dell’altro, ma furono interrotti da Louis, Niall e Zayn che gli arrivarono incontro. “Oh oh, bellissimo nome per la band, Harry! Come ti è venuta?!” domandò Louis scompigliandogli i capelli. “Sinceramente.. non ci ho pensato molto a lungo. Insomma, a mio parere, noi eravamo destinati a incontrarci, no? Tutti uniti dalla stessa passione. Zayn.. amico di Liam, il quale ha conosciuto me dove lavora. Louis mio amico, che è amico anche di Niall, il quale è amico di Zayn. Ci siamo ritrovati, tutt’uno.. in una unica direzione. Dio, so che non è da me ed è da sdolcinati, ma trovo questo nome fantastico!” esclamò Harry divertito, prima di essere seguito dalle risate degli altri. “Beh.. io ritorno da quelle ragazze di prima!” commentò Louis prima di scappare. “Noi lo seguiamo ovviamente!” rise Zayn, prendendo per mano Niall, trasportandoselo dietro. “Si.. è stato interessante, devo ammetterlo. Penso di non aver mai.. provato qualcosa del genere” commentò Liam divertito, facendo spallucce. “Beh allora che ne pensi della band?”

    “Che.. beh, ci farò un pensierino, Harry”

    “Fantastico allora!”. Era sempre così pieno di energie l’altro.. “Sei stanco?” aggiunse poco dopo. “Un po’, ma.. io direi di restare no? Solo un altro po’” sussurrò Liam sorridendo all’altro, il quale lo prese per una mano, trasportandolo nuovamente a ballare.



    La serata passò piuttosto in fretta, Liam quasi non si reggeva in piedi. Non era abituato a muoversi così tanto, almeno, non per ballare ovviamente. Chiese ad Harry se potesse riaccompagnarlo a casa perché gli occhi gli si stavano semplicemente chiudendo. L’altro annuì, e dopo aver salutato gli altri, uscirono dalla rumorosa casa, ritrovandosi in macchina velocemente. “Mhn.. la mia testa stava per scoppiare” commentò Liam una volta salito in macchina e allacciato la cintura. “Già, quella musica proprio non la sopporto, ma alla fine è stato divertente” commentò invece Harry, prendendo a guidare la macchina verso casa dell’altro, il quale chiuse gli occhi mugolando appena, appoggiandosi bene al sedile. I due restarono ancora in silenzio per tutto il tragitto, finchè Harry non si fermò sotto casa di Liam, il quale restò in silenzio, senza scendere. “Senti Harry, io..” cominciò, ma l’altro gli fece segno di rimanere in silenzio, avvicinandosi a lui. Gli accarezzò dolcemente la guancia, passandogli i polpastrelli delle dita sull’orecchio, sfiorandogli tutto il contorno. Poi la sua mano passò ai suoi capelli, prendendogli una ciocca e giocando con essa, con un sorrisetto stampato in faccia. “Ti diverti?” gli domandò ad un tratto Liam, guardandolo. “Che aspetti?” aggiunse poco dopo. “.. Cosa?” chiese Harry, anche se sapeva bene a cosa si stava riferendo. “Baciami” borbottò Liam con il viso rosso. Non riuscì ad aggiungere più nient’altro, che le loro labbra si toccarono nuovamente, approfondendo di più il bacio della volta precedente. Harry passò una mano sul collo dell’altro, andando a slacciargli la cintura che lo teneva legato al sedile, sfiorandogli il petto sopra la maglia. Liam si staccò da lui, arrossendo, sorridendo appena. “Vedo che hai un anno in meno di me, ma sei loquace eh..”

    “Già, così sembra”. I due restarono in silenzio, continuando a guardarsi negli occhi per un tempo indeterminato, prima che Liam si avvicinasse di nuovo all’altro, mugolando ancora. Quelle labbra sarebbero diventate presto una droga, lo sapeva fin troppo bene. Poi si staccò, con un piccolo mugolio di lamentela di Harry, aprendo lo sportello. “Mh.. ora vado” commentò lievemente Liam. In realtà non voleva. Voleva.. dormire con lui quella notte, ma non poteva chiederglielo, no. “Un altro po’, Liam..” disse in risposta l’altro, baciandolo nuovamente, mordendogli dolcemente il labbro inferiore. Il più grande sorrise divertito, stringendosi a lui maggiormente, sospirando poi. “Avanti, non devo arrivare in ritardo anche domani..” sussurrò appena il ragazzo. Harry sbuffò appena, staccandosi da lui, facendo spallucce. “.. Che c’è? Non dirmi che te la sei presa!”

    “Ma no, tranquillo, ti pare?!”

    “Mh.. d’accordo, allora.. a domani?”

    “A domani, Liam”. Harry gli sorrise dolcemente, dandogli un bacio sulla guancia, prima di farlo scendere dalla macchina, guardandolo, finchè Liam non oltrepassò la porta, sparendo dietro essa. Harry sorrise. Penso proprio che gli farà piacere..
     
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  6. Masamune »
     
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    CAPITOLO 4



    Liam entrò in casa, notando sua madre ancora davanti alla TV. “Non dirmi che mi stavi aspettando” sussurrò il ragazzo sorridendo, andando ad avvicinarsi a lei, sedendosi sulla piccola poltrona vicino al divano nel quale era stesa la donna, la quale sorrise dolcemente. “.. Mamma? Che hai? Ti sei fatta di qualcosa?” domandò il figlio quasi preoccupato, alzandosi avvicinandosi a lei. “Vi ho visti, sai?” disse come una domanda retorica guardando Liam, il quale si bloccò a metà strada, mentre un brivido gli oltrepassava la schiena. Li.. li aveva visti? Davvero? “.. O-Oh.” Non sapeva che dire in effetti se non quello. Il suo viso era rosso come non mai, mentre il suo corpo tremava lievemente. Pensava di essere sicuro dentro la macchina di Harry, e invece non era stato così. Sua madre riusciva a colpirlo subito e questa cosa a Liam dava piuttosto fastidio ma non poteva fare molto per cambiare questo fattore no? “Ti piace quel ragazzo, eh?” domandò nuovamente la madre ridacchiando. “Ma dai, penso proprio di no!” commentò l’altro sbuffando, camminando verso la sua stanza. Sua madre sembrò prendersela a male, e si alzò così dal divano seguendolo. “Ehy, che c’è che non va?”

    “Che c’è che non va?! Non lo so, dimmelo tu!” sbraitò Liam fermandosi in mezzo al corridoio. Di solito non era il tipo che si incazzava facilmente, anzi era difficile che lo facesse, ma quella volta.. non lo sapeva, sua madre aveva davvero esagerato. Si metteva in mezzo in ogni cosa che il ragazzo faceva, e quando pensava a lei che li guardava mentre si stavano dando quei baci tanto intimi.. gli venivano i brividi in tutto il corpo. No, non era gelosia quella, non sapeva nemmeno lui come chiamarla, ma si sentiva strano, come se nessuno potesse vedere quei baci che loro due si scambiavano. Forse alla fine era davvero gelosia, forse voleva Harry semplicemente tutto per se. Era una cosa egoista, si, era vero, ma non poteva farci poi molto. Sua madre continuava a fissarlo con la bocca spalancata: non era mai successo che gli urlasse contro. “.. S-Scusa” sussurrò poco dopo Liam, sospirando. “E’.. E’.. c-che.. insomma, c-ci hai visti..” aggiunse poco dopo dondolandosi appena sulle gambe. “Mi dispiace” disse ancora alzando lo sguardo. “E’ solo.. che.. penso.. penso di essermi innamorato davvero di lui”. Lo aveva detto, lo aveva detto davvero! Sua madre gli sorrise ancora dolcemente, avvicinandosi a lui, baciandolo sulla fronte, accarezzandogli i capelli. “Scusa, non dovrei essermi intromessa così tanto” mormorò appena la donna, ridacchiando poi poco dopo. “Sono felice .. che tu abbia trovato qualcuno, faccio il tifo per te allora!”. Quella scena.. Quella scena era quasi commovente. Liam rise, leccandosi poi le labbra secche, sentendo il sapore di Harry ancora su di esse. “Beh.. vado in camera, che sennò domani mattina arriverò nuovamente in ritardo, non credi?” domandò il ragazzo, prima di farsi lasciare da sua madre, e salire fino in camera, chiudendosi la porta dietro le spalle. Si buttò sul letto, fissando il soffitto bianco, con il respiro normale, regolare, senza interruzioni. L’immagine di Harry gli fu nuovamente davanti agli occhi, inevitabile pensare a lui. Innamorato.. Lo era davvero? Si mise le mani davanti agli occhi, chiudendo quest’ultimi, cercando di ragionare per bene ora che era da solo. Quanti giorni erano che si conoscevano? Mh.. due giorni esattamente, il giorno seguente sarebbe stato il terzo. Forse, anzi probabilmente, stavano correndo fin troppo. Ma fin da subito Liam aveva sentito qualcosa per lui. Quando ascoltava la sua voce le farfalle allo stomaco cominciavano a volare senza interruzioni. Quando guardava i suoi occhi era difficile staccarsi da essi, senza come.. svenire. Si, perché lui ne sarebbe davvero stato capace, solo che non poteva. Harry lo chiamava idiota e chissà come lo avrebbe chiamato dopo che sarebbe svenuto davanti ai suoi occhi. I suoi capelli poi, erano splendidi. Morbidi – o così sembravano – sempre ricci, mai stati toccati da una piastra per nessun motivo. Il suo corpo.. poi. Liam doveva ammettere che svariate volte si era fermato a guardarlo, anche se era stata questione di pochi secondi: non voleva farsi di certo vedere dall’altro. No, sarebbe stato davvero imbarazzante, questo lo sapeva.



    Anche Harry faceva fatica a dormire, anzi, non stava dormendo affatto. Non ci riusciva, non faceva altro che pensare a Liam, al loro bacio, al suo dannatissimo corpo. Si, sapeva di essere un perfetto pervertito, ma aveva una voglia matta di toccarlo, di vederlo completamente nudo e basta. Era quasi certo che Liam non pensasse a queste cose, come poteva? Lui, un ragazzo così timido, dolce, un po’.. come dire? No, asociale era sicuramente dire troppo. Solo che.. Dio, lo voleva davvero. Era steso sul letto, mentre le sue mani dal suo petto scesero ai suoi pantaloni. “No.. Non posso, cazzo” ansimò lievemente, mentre si slacciava il bottone, chiudendo gli occhi. La sua mano si infiltrò dentro di essi, oltre i boxer che portava, andando a sfiorarsi il sesso. “L-Liam..” gemette: quella notte sarebbe stata di fuoco.


    La mattina, alzarsi, fu un trauma per entrambi. Avevano decisamente dormito poco, e infatti sia Harry che Liam avevano la testa da un’altra parte. Liam era nella testa di Harry, ed Harry in quella di Liam. I due, senza saperlo, si alzarono nello stesso momento ma fecero cose diverse. Infatti Harry, per prima cosa, si fece una doccia molto velocemente. Liam, invece, si lavò e prese nuovamente una mela, prima di accendere a guardare due secondi la TV, mangiando per una volta in santa pace. Poi, poco dopo averla finita e aver bevuto un po’ di succo di frutta, uscì di casa, anche se Harry era uscito decisamente prima di lui. Quando Liam varcò la porta del bar per poco non svenne. “H-Harry?!”. Infatti egli era dietro al bancone con il grembiule da barista. “Che diavolo fai? Smettila di scherzare e togliti il mi..”

    “Vorrai dire il MIO grembiule..”

    “Che stai dicendo?” domandò Liam alzando lo sguardo, prima di vedere il capo uscire dal suo ufficio. “Ohh, ciao Liam! Harry si è offerto di aiutarci al bar! E’ davvero un bravo ragazzo!” commentò l’uomo, dando una pacca sulla schiena di Harry. Liam era ancora decisamente a bocca aperta: non poteva davvero crederci. “Oh, mh, ok..” sussurrò appena arrossendo il volto. “Il mio..” cominciò, ma Harry gli buttò addosso il grembiule. Liam borbottò appena un ‘grazie’, non riuscendo a capire perché Harry aveva quel sorrisetto stampato in faccia. Sospirò, passandosi le mani sul grembiule per stenderlo, come faceva sempre, e da lì sbarrò gli occhi, capendo. “M-Ma che cazzo..?!” esclamò il ragazzo alzando lo sguardo quasi furioso vero Harry. “E’ carino, non trovi?” domandò l’altro dolcemente, scoppiando poi a ridere. Proprio in quel momento Louis entrò nel bar così, Liam, si girò e anche l’altro scoppiò a ridere. “Ma che cosa tenera ♥”. Sul grembiule, infatti, c’era scritto ‘Liam loves Harry’. Liam arrossì togliendosi quell’indumento, buttandolo sul bancone, andando nel piccolo spogliatoio, ritornando indietro con uno nuovo addosso. “Ma dai! Ma perch..”

    “Sta zitto pezzo di idiota” ansimò appena Liam ancora rosso in volto. Luis intanto era in un tavolo al telefono con qualcuno. “Ti pare il modo?!” domandò ad un tratto girando lo sguardo su Harry. “Non hai dormito? Hai delle occhiaie terribili, Liam..”

    “Grazie, ma è colpa tua”

    “Ah si? Beh, nemmeno io ho dormito stanotte, eppure sono bello come sempre..”. Liam vibrò appena quando sentì la mano dell’altro sul suo fianco. “S-Siamo in un bar..”

    “Mi piaci Liam”. Quelle parole fecero tremare il corpo del’altro, il quale divenne ancora più rosso. Gli aveva appena detto che gli piaceva, DIO. Porca miseria, porca miseria.. “Che c’è, non mi rispondi?” domandò Harry, mentre la sua mano scendeva su i suoi glutei, stringendoli. “H-Harry, cazz..!”

    “Eeeehy, ragazzi!”. Questo era Niall insieme a Zayn e altre due ragazze. “Ragazze loro sono Liam e.. Harry..? Che fai?” domandò Zayn con le sopracciglia alzate, divertito. “Lavoro qui insieme a Liam ora e guardate che cosa gli avevo fatto, ma non lo ha voluto mettere..” sussurrò quasi offeso prendendo il grembiule che era sopra al bancone. Per fortuna in quel momento Liam era dovuto andare alla cassa per dare il conto ad un cliente e non stava ascoltando la conversazione. “Sei un idiota” commentò Zayn sospirando, prima di guardare le ragazze. “Beh, queste due sono Nicole e Alexis!” le presentò. “Piacere mio, bellezze!” esclamò Harry, porgendo le mani a ognuna di loro, le quali guardarono Harry dal viso fino al busto, visto che c’era il bancone. Liam, proprio in quel momento, si girò verso di loro e ringhiò appena, anche se ovviamente nessuno lo poté udire. Ritornò indietro , guardando le ragazze, sorridendo. “Piacere, Liam” disse sorridendo appena, socchiudendo gli occhi. Lo guardarono, salutandolo dolcemente, prima di avvicinarsi ai rispettivi ragazzi: Niall e Zayn. “Beh noi andiamo al tavolo eh, aspettiamo che qualcuno venga a chiederci che cosa vogliamo da mangiare!” esclamò Zayn divertito, prima di andare insieme al biondo nel tavolo in cui c’era Louis. “E così si sono fidanzati” commentò Liam guardandoli. “Si, anche Louis, la sua ragazza dovrebbe venire fra poco” commentò poi Harry, sospirando. I due restarono in silenzio e Liam si ritrovò piuttosto imbarazzato. “Senti Harry..”

    “Mh, vuoi metterti con me?”. Quella domanda lasciò stupito Liam come non mai, facendogli alzare il volto di scatto verso l’altro. Glielo stava chiedendo davvero o stava semplicemente scherzando? Di solito sul suo volto c’era dipinto un sorrisetto tanto idiota, mentre in quel momento la cosa sembrava completamente diversa: era serio, e si mordeva appena il labbro. Non sapeva che cosa rispondere, non si era mai dannatamente trovato in una situazione, ma in fin dei conti gli piaceva. Restò in silenzio a guardarlo. Quel ragazzo era perfetto. Liam era convinto che al mondo la perfezione non ci fosse e invece l’aveva trovata. Era sicuro che se glielo avesse detto, Harry avrebbe cominciato a vaneggiarsi per questo, perciò decise di restare in silenzio, anche perché doveva dirgli qualcosa di molto importante. Aprì le labbra ma non uscì nemmeno un suono dalla sua bocca, a parte un mugolio. Harry, infatti, gli aveva stretto nuovamente i glutei. “Dannazione..!” esclamò il più grande, scoppiando poi a ridere. Non era mai stato così, eppure l’altro aveva fatto semplicemente una magia: lo aveva cambiato in pochissimo tempo. “Allora, queste ordinazioni?!” urlò ad un tratto Zayn dal tavolo. Mezzo bar si girò verso di lui, il quale guardò tutti come per dire ‘ che ho detto ti sbagliato?!’. Infatti era entrata nel locale anche la ragazza di Louis, e anche lei era semplicemente bellissima. Tutti erano fidanzati, a parte loro due, come l’avrebbero presa gli altri? Avrebbero capito qualcosa oppure se ne sarebbero infischiati altamente? Sospirò, staccandosi dalla presa del ragazzo, prendendo un block notes avvicinandosi al loro tavolo. “Che cosa desiderano, my lords?” domandò Liam , facendo un piccolo inchino. “Oh, vedo che Harry comincia a istruirti bene, ragazzo!” commentò Louis, scoppiando a ridere insieme agli occhi. L’altro scosse il capo, sospirando. “Beh, comunque direi.. sei cappuccini, AAALTI, molto alti, che strabocchino dalle tazze” ordinò Niall per primo, e Liam annotò: 6 cappuccini pieni, ridendo. Poi le ragazze ordinarono delle paste al cioccolato, e Niall due paste una alla crema e una alla marmellata, mentre Zayn e Louis non presero niente da mangiare. Sorrise, prima di ritornare da Harry. “Comincia a prep..”

    “Devi ancora rispondermi”

    “Eddai Harry, non ora ti prego.. sei cappuccini, alti”. L’altro quasi restò offeso da quelle sue parole, ma poi fece spallucce. Così si avvicinò alla macchina e cominciò a fare quelle bevande, mentre Liam, prendendo un vassoio, ci metteva sopra le paste che avevano ordinato, ognuna sopra un tovagliolo. Gli piaceva fare le cose per bene, soprattutto se si trattava di amici. Si rese conto di star pensando che non voleva perderli più, che sperava solamente che non fosse solamente un momento così, ma che sarebbe stato per sempre. Poi si girò, dopo aver fatto tutto ciò, verso Harry che preparava i cappuccini. Se la cavava piuttosto bene, doveva ammetterlo. Poi ad un tratto qualcosa lo colpì: era la sua voce. Harry alzò lo sguardo verso Liam il quale fece spallucce, dirigendosi verso la porta del capo. Era una registrazione.. di quella sera. Chi diavolo li aveva registrati? Si appoggiò alla porta, ma neanche il tempo di farlo realmente, che quest’ultima si aprì. “LIAM! MA SEI UN FENOMENO!” si complimentò il capo con lui, andando ad abbracciarlo. “Ho un’idea, HO UN’IDEA GRANDIOOOOSA!”.
    Liam sbarrò gli occhi. “S-Si, calmi, dannazione” ansimò appena, afferrandogli le spalle. “Che idea?” aggiunse poco dopo guardandolo. “Perché non facciamo un piano bar? Ora, lo voglio fare ora!” disse , saltellando appena. Era un uomo davvero pieno di energie. “Cosa?! Ma abbiamo dei clien..”

    “Appunto , ti pare? Voglio vedere se farà successo oppure no. Siete splendidi, avanti, ti costa tanto? E non ti venire fuori con le tue solite scuse che non sai fare a cantare, Liam”. Il ragazzo restò estasiato da quelle parole, arrossendo in volto. Si girò verso Harry il quale sorrideva piuttosto sornione, così sospirò. “D’accordo..”. Così ritornò verso il bancone, dove c’era un altro vassoio con i cappuccini pronti. Ci fu un’occhiata di intesa con Harry, il quale spense il CD che aleggiava per tutto il bar. Molte teste si girarono verso di loro, non riuscendo a capire perché la lieve musica si era spenta tutta d’un tratto, compresi anche i ragazzi. Liam si sentì fissato come non mai, prima di sospirare. “You’re insicure, don’t know what for, you're turning heads when you walk through the door, don't need make up, to cover up, being the way that you are is enough”. Ebbene si, stave cantando, prima che Harry partisse. Molti restarono a bocca aperta, mentre gli altri si erano alzati in piedi, andando dietro… al bancone insieme agli altri. Liam si chiedeva se fosse un sogno oppure realtà, e si chiedeva anche se avrebbe avuto successo oppure.. no. Il ritornello arrivò ben presto, tanto che le persone attorno a loro cominciarono a scandire il ritmo con le mani, insieme alla nuca che si muoveva a ritmo con le loro voci melodiose. Non potevano crederci, anche se il meno fiducioso era sicuramente Liam, che aveva le mani che gli tremavano. Senza rendersene conto, andò a cercare quella di Harry dietro al bancone, che trovò subito, facendo incrociare le loro dita. I loro sguardi si incontrarono, mentre le loro labbra che scandivano le parole, si aprivano in un sorriso piuttosto dolce e felice. Entrambi avevano capito ciò che volevano l’uno dall’altro, e tutti e due erano innamorati persi, avevano trovato.. qualcuno che li completasse davvero.
     
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    CAPITOLO 5



    Si, quel giorno fecero piuttosto successo, tanto che cominciarono ad organizzare delle serate a tema, proprio con loro. Ovviamente cominciarono a fare delle cover di altre canzoni, come Forever Young e Gotta be You, ma avevano già in progetto una nuova canzone. Nessuno di loro pensava che fosse così difficile lavorare come cantante, e dire che non erano a tutti gli effetti ancora una band, visto che nessuno ancora li conosceva realmente. Era solamente una band emergente che per rendersi un po’ popolare, e per far pubblicità al bar, faceva delle serate in questo luogo con cena. E funzionava davvero, perché il bar divenne ancora più frequentato del solito e il capo era sempre più felice come una pasqua. “Si, direi che questa strofa va piuttosto bene, è perfetta!” commentò Louis dando una pacca sulla schiena di Liam. In quel momento erano tutti a casa di Harry e facevano le prove per la canzone che avevano in mente. Era in pratica già fatta, a parte qualche revisione qua e là, e dovevano decidere le parti. “Inizierai tu, Liam” commentò Niall, mentre mangiava una pasta al cioccolato che aveva preso poco prima al bar, prendendola a morsi come un forsennato. “Ma perché devo sempre iniziare io?! Lo fate apposta” commentò il ragazzo sospirando, abbassando lo sguardo, fissando il foglio davanti a se. “I tried playing it cool, but when I'm looking at you, I can't ever be brave, cause you make my heart race” cominciò appena, anche se con voce lievemente bassa. Harry si alzò avvicinandosi a lui, sfiorandogli la gamba con la mano, senza farsi vedere dagli altri, prima di sedersi di fianco a Liam, e guardare il foglio. “Shot me out of the sky, you're my kryptonite, you keep making me weak..Yeah, frozen and can't breathe” continuò sorridendo, socchiudendo gli occhi, respirando per bene ad ogni parola. Si avvicinò poi Zayn, stando dietro ai ragazzi, mettendo le mani una sulla spalla di Harry e l’altra su quella di Liam. “Some things gotta give now, cause I'm dying just to make you see, that I need you here with me now, cause you've got that one thing” continuò, scandendo il ritmo con i piedi sul pavimento. Quella canzone era ricca di sentimenti, e per ognuno di loro significava decisamente qualcosa. E infine il ritornello che sapevano tutti a memoria, visto che era la prima cosa che avevano fatto insieme. “So get out, get out, get out of my head, and fall into my arms instead, I don't, I don't, don't know what it is, but I need that one thing and you've got that one thing”. Ebbene si, questa era il ritornello. Poi si diedero uno sguardo di intesa, ma nessuno si decise davvero per andare avanti con la strofa che seguiva così, senza saperlo, partirono tutti insieme. “Now I'm climbing the walls” dissero, ma poi tutti si fermarono a parte Niall che continuò, decisero che perciò sarebbe rimasta così. “Mh, poi si può partire con il ritornello.. poi sospensione, ritornello e stop.. che ne pensate?” domandò Harry stiracchiandosi, appoggiando la mano sulla testa di Liam , prendendo ad accarezzargli i capelli divertito. Oramai, quelle cose, dentro la band, nessuno ci faceva più caso. Era infatti ormai quasi un mese che si conoscevano, e c’erano le battutine idiote tra di loro, e qualche toccatina qua e là, ma non era mai qualcosa di vero, anche se per Harry e Liam era diverso. Si scambiavano poche volte qualche bacio, perché era difficile che restassero da soli un momento, ma non erano andati mai troppo affondo. Infatti, Liam, non ci aveva nemmeno mai pensato in effetti. Cioè si, aveva pensato al corpo di Harry, ed era fantastico quando girava mezzo nudo per casa sua, però non aveva mai realmente pensato al sesso. Harry, invece, beh.. lui si, e anche moltissime volte. Ma nonostante sembrasse un pervertito – cosa che era realmente – avrebbe aspettato Liam, perché sapeva che quest’ultimo ancora non era pronto. Perciò non avevano mai approfondito questo punto, in più nessuno di loro aveva notato niente. In più Harry era sicuro che se avesse cominciato non si sarebbe più fermato, perciò da un certo lato odiava stargli distante, ma doveva assolutamente farlo per il bene di Liam o se lo sarebbe dannatamente scopato contro il muro di quella stessa stanza. “Ho fame” commentò ad un tratto Niall a fine canzone, sospirando. “Ma se hai mangiato fino ad ora!” esclamò Louis andando a scompigliargli i capelli, prima di dargli una spinta che lo fece cadere sul divano. “Ragazzi, posso entrare?”. Questa era la voce della madre di Harry, il quale si alzò andando ad aprirle la porta. “Ho sentito che Niall ha fame! Beh avevo della pizz..”

    “PIZZA! Grazie mille signora!” esclamò subito il biondo, fiondandosi a prendere un pezzo di pizza, mettendosela in bocca. La madre di Harry scoppiò a ridere: era una donna piuttosto giovane, ed era davvero bellissima. Louis la squadrò dall’alto al basso, nonostante avesse una ragazza e questo al figlio non scappò. “Lurido porco, è mia madre” commentò mettendo un finto broncio, mentre Louis alzava le mani in segno d’arresa. Così la donna appoggiò i due vassoi sul tavolino salutandoli, mentre tutti si fiondavano, tanto che Louis andò a sbattere contro Harry. “Ehy amico, la pizza è mia!” esclamò quest’ultimo ridendo, mentre Louis lo prendeva per i fianchi ridendo, cercando di spostarlo. “Oh, oh , che fai provochi?!”

    “Oh si, baciami Harry!”. I due scherzavano, tanto che Harry si fiondò su di lui prendendolo per il viso facendo finta di baciarlo. Liam distolse lo sguardo da quella scena, ridendo appena, anche se gli dava particolarmente felice. Non riuscì nemmeno a dire niente che Zayn gli saltò addosso, stringendolo. “Oooh, vai , LIAAM!”. Tutti in quella stanza erano impazziti? Niall scoppiò a ridere a quella scena, rubando un altro pezzo di pizza, approfittando della situazione per poter mangiare di più. Lo sguardo poi di Liam si incontrò con quello di Harry, ed entrambi sorrisero dolcemente. Poi ad un tratto il cellulare di Harry squillò, e fece segno a tutti che sarebbe uscito dalla stanza. Ovviamente nessuno di loro si fece perdere d’animo. C’era chi mangiava, come Louis e Niall, e chi canticchiava la canzone, come Zayn e Liam, ridendo ogni due secondi. Harry sembrava non arrivare. Era solo pochi minuti che era fuori ma per Liam sembrava un’eternità, così trovò una scusa. “Vado in bagno” commentò appena, alzandosi dal divano uscendo dalla stanza, sperando che non trovasse la madre del ragazzo. Non sembrava nemmeno essere in casa in effetti, e questa cosa quasi lo rincuorava. Non voleva di certo che lo sorprendesse a cercare suo figlio. In effetti non c’era niente di strano in una cosa del genere, ma lui.. lui proprio non riusciva a non pensarci. Poi ad un tratto qualcuno lo prese per un polso, facendolo appoggiare delicatamente al muro, mentre le loro labbra si scontrarono. Il sapore di Harry si fece prepotente sulle sue, facendo ansimare appena Liam, il quale lo staccò da se. “Harry..” sussurrò appena lievemente, prima di sorridergli. “Sei bellissimo” commentò l’altro, andando ad accarezzargli dolcemente una guancia, che si imporporò piuttosto bene. Le mani del più grande andarono sui fianchi dell’altro, prima di baciarlo nuovamente sulle labbra, con un sorriso piuttosto felice. Da quanto tempo non lo baciava? Probabilmente lo aveva fatto quella mattina, ma sembrava un’eternità. In più adorava quei momenti in cui c’erano solamente loro due, i loro piccoli ansimi e le loro labbra. Erano solamente una cosa sola ed entrambi si rendevano conto di ciò che stavano facendo, solo che preferivano non parlarne. Sapevano anche che era difficile restare da soli, ma non importava. Dopo tutto avevano tutte le notti, importava qualcosa? Si amavano.. comunque. Si, era vero. Liam era innamorato pazzo di lui e se ne rendeva conto ogni giorno che passava. Aveva bisogno della sua voce, di ascoltarla non solo quando parlava, ma quando cantava era qualcosa di splendido. Aveva bisogno dei suoi occhi profondi, delle sue labbra, delle sue mani sul suo corpo, anche se erano piccoli contatti e molto semplici. Non importava, aveva semplicemente bisogno di Harry e basta, come se fosse l’unica soluzione per la sua malattia: l’amore. “Dio, Liam, quanto.. vorrei..” ansimò appena il diciottenne, andando a baciargli dolcemente il collo, non riuscendo a finire davvero la frase. Liam chiuse gli occhi, sospirando. Sapeva di cosa stava parlando, ma non ancora, gli sembrava ancora.. troppo strano, nonostante stessero insieme da un mese. Ma era difficile per lui da capire che cosa ci fosse che non andava. “D-Dovremmo tornare di là..” aggiunse poco dopo, anche se .. no, non voleva staccarsi assolutamente da Harry era troppo difficile, aveva SEMPRE bisogno di lui. “Forse” disse in risposta l’altro, ridendo. Prese Liam dai glutei alzandolo, facendolo appoggiare di più al muro, alzandolo di quale spanna più di lui, prima di raggiungere nuovamente le sue labbra. “Non.. non lasciarmi più”. Era Liam che parlava, e nemmeno lui sapeva il perché di quella frase, ma non era riuscito a trattenerla. Gli era scappata fuori prima che potesse pensare davvero. “Non lo farò” rispose Harry a fior di labbra, facendole incontrare nuovamente, insieme alle loro lingue che si cercavano, danzando fra di loro quasi con ferocia. Liam si era anche completamente dimenticato del fatto che Harry era uscito dalla stanza per una chiamata, in quel momento non importava, era ben impegnato a fare qualcos’altro. Poi si staccarono, ma restarono comunque i loro corpi a stretto contatto, abbracciati l’un l’altro, con i respiri che piano piano ritornavano regolari. I loro occhi si incontrarono nuovamente, mentre Harry si avvicinò all’altro dandogli un ultimo bacio sulle labbra, lasciandolo poi andare. Si guardarono un’ultima volta, prima di entrare nuovamente nella stanza dove prima stavano provando. “La pizza..” sussurrò appena Harry sospirando, infatti non ce n’era rimasta nemmeno un po’. “Beh voi ve ne siete andati e Niall ha spazzato via tutto” commentò Zayn facendo una faccia disperata. “COSA?! Ma se l’avete mangiata anche voi!” esclamò invece il biondo arrossendo appena in volto, facendo scoppiare tutto in una super mega risata.



    Il pomeriggio passò velocemente come non mai, provando e provando, finchè la canzone per fortuna ebbe un vero senso compiuto e tutti la trovarono semplicemente fantastica. “Stasera fate qualcosa?” domandò ad un tratto Zayn alzandosi, pronto per tornare a casa. “Si, devo stare con la mia ragazza, mi pare ovvio! Ma se vuoi stare con me, amore, non c’è nessun problema” disse Louis divertito, dando una pacca a Zayn il quale scosse il capo. “Anche io sarò con la mia ragazza, perciò per stasera niente, perciò ora io vado e ci vediamo come sempre al bar!” disse prima di uscire dalla stanza, salutare la madre di Harry e andarsene. Poi si alzò Niall insieme a Louis i quali sospirarono. “Le nostre ragazze ci aspettano insieme davanti a casa di Louis, perciò noi andiamo. Si, credo di avere nuovamente fame” commentò il biondo facendo spallucce ridendo, prima di seguire Louis fuori dalla stanza, dopo che aveva salutato tutti. Nella stanza restarono solamente Liam ed Harry, in silenzio. “Esci questa sera?” gli domandò ad un tratto il più grande, guardando l’altro. “Si, sai, con mio padre. Non ha idea di dove voglia andare, ma quando dice tu vieni con me figliolo, di certo non posso dirgli di no!” esclamò divertito, prima di abbracciare Liam, dolcemente. Voleva restare così per sempre, ed Harry si sentiva dannatamente in colpa per avergli detto quella bugia, ma Liam sembrava crederci. Non voleva tradirlo, no, assolutamente. “Beh.. allora io vado a casa, e terrò compagnia a mia madre” disse divertito l’altro come se fosse la cosa più bella del mondo, ma ironicamente. Harry gli sorrise dolcemente, lasciandolo poi andare mentre si alzava. “Ci.. ci vediamo domani mattina allora” sussurrò dolcemente, andando ad accarezzargli un ricciolo che gli ricadeva lungo il viso, tirandolo indietro. Harry gli strinse le braccia, facendolo così avvicinare a se, sospirando. Restarono in silenzio per svariati minuti, ed era sempre così.. bello. Entrambi adoravano il fatto di essere da soli. “Dai, vado” commentò poco dopo Liam, divertito, staccandosi da lui con dolcezza. Si piegò, dandogli un ultimo bacio sulla guancia, prima di uscire definitivamente dalla casa. Appena quest’ultimo sparì completamente dalla vista di Harry, quest’ultimo si alzò di scatto, andando in camera sua, prendendo a scegliere dei vestiti per la serata. Infatti lo aveva chiamato una ragazza, dicendo che qualche tempo fa li aveva sentiti al bar ed era rimasta molto colpita da lui. Harry non poteva dire di no a certe cose, così, quando lo invitò fuori a cena, le disse di si senza ripensamenti. Dopo tutto stava solamente uscendo con una sua fan e basta, non era tradire Liam, giusto? E poi non lo sarebbe mai venuto a sapere , non c’era nessunissimo problema in circolazione.



    “Mh, penso che uscirò a fare un giro, non ho niente da fare” commentò Liam , stiracchiandosi appena sulla sedia. “Non esci con Harry?” gli chiese la madre, mettendo i piatti in lavastoviglie. “No, doveva uscire con suo padre e gli altri sono tutti impegnati con le loro ragazze, ma sto bene così, mi farà bene stare un po’ da solo, ritornerò.. mh, ai vecchi tempi” commentò divertito il ragazzo, alzandosi poi dal tavolo. Si era cambiato appena era ritornato a casa, facendosi una doccia piuttosto rilassante, ripensando alla bella serata che aveva passato insieme agli altri. Non aveva mai avuto amici migliori e li voleva per sempre, era l’unica cosa che chiedeva. Prese così il giubbotto di pelle, mettendoselo addosso, prendendo il cellulare e alcuni soldi, infilandoseli in tasca, prima di ritornare in cucina. “Io vado, non aspettarmi, non so quando tornerò, ma comunque non farò tardi” disse facendo spallucce, prima di uscire di casa. Cominciò così a camminare per la città semibuia, illuminata solamente dai lampioni. Gli piaceva quell’atmosfera, tantissimo, gli faceva venire in mente.. Harry. Si, gli sarebbe piaciuto se in quel momento fosse stato insieme a lui, ma non importava. Cominciò a divulgare i suoi pensieri, passando alle canzoni, alle loro voci, pensando che potessero realmente una vera carriera e che se mai fosse stato così, il sogno che aveva sempre avuto si sarebbe realizzato senza problemi. Le basi le faceva sempre Niall, siccome era piuttosto bravo con il computer, ma era sicuro che quella sera non ci avrebbe lavorato sopra. Si chiese poi come fosse avere una ragazza, o comunque essere fidanzati liberamente. In effetti potevano benissimo esserlo anche loro, eppure.. nessuno dei due sapeva se avrebbero fatto una gran cosa a dirlo. Sapeva che non erano omofobi, figuriamoci, anzi. Però.. No, non lo sapeva nemmeno lui. Semplicemente voleva che fosse qualcosa di intimo, almeno per un po’, almeno per un altro mese, per vedere se la cosa sarebbe andata davvero avanti. Beh, era ovvio che Liam ci sperava, visto che era innamorato di quel ragazzo più della sua stessa vita. Da quando lo aveva visto, il suo mondo era totalmente cambiato in positivo grazie a lui, e questa cosa lo rendeva felice. Era come se prima di lui, fosse racchiuso semplicemente in un dannato corridoio – o tunnel – completamente buio. Ma poi Harry.. illuminò il tutto accendendo la luce , e lui finalmente riuscì a vedere quello che lo circondava. Ed era tutto bellissimo, finalmente la sua vita aveva semplicemente preso un senso. Solo che era così possessivo certe volte, che voleva Harry tutto per se, se solo avesse potuto, lo avrebbe baciato ogni secondo ed era sicuro che fosse così anche per l’altro. Solo che.. non potevano, non ancora. Liam si sentiva dannatamente in colpa per ogni cosa, come se tutto ciò fosse colpa sua. Il fatto di non andare oltre il bacio, o qualche toccatina , il fatto di non dirlo agli altri.. Era come se tutto quello fosse dovuto solamente a lui, e probabilmente era anche così. Sospirò, notando che era arrivato in pieno centro, illuminato come sempre dai negozi e dai grandi palazzi. Era completamente diverso da dove abitava lui. Non che abitasse troppo lontano, solo che era diciamo un po’ più in periferia, e perciò era tutto molto più tranquillo , ma alla fine la vita in città gli sarebbe piaciuta particolarmente. C’erano tante persone quel giorno, evidentemente era sempre così. Continuava a guardarsi intorno, notando un bar, anche ristorante, piuttosto carino. Portava il nome di ‘Harry’s Bar’, per questo gli piacque subito. Sorrise divertito, prima di entrare e andare al bancone. Gli sembrava così strano trovarsi dall’altra parte, come se fosse dalla parte sbagliata. “Mh, una birra per favore”. E ancora si ritrovava a bere un altro po’, nonostante non lo avesse mai fatto davvero, ma boh.. cominciava a piacergli, ma ovviamente mai troppo. Si, Harry lo aveva decisamente cambiato troppo. Si girò un attimo per osservare il luogo in cui era, ed era davvero carino. Era piuttosto grande e nel locale c’era più che altro rosso e color pelle, erano due colori che insieme stavano piuttosto bene. Cominciò a guardare verso i tavoli. Per un attimo ci fece caso, poi si fermò su un tavolo preciso. Assomigliava a.. No. Quello. Quello era.. Harry. Davanti a lui c’era una ragazza, e beh si.. si stavano baciando. Liam si alzò improvvisamente dalla sedia, facendola cadere a terra con un gran fragore, e in pratica mezzo ristorante si girò verso di lui, compreso i due. I loro sguardi si incrociarono: gli occhi di Liam erano già pieni di lacrime. Ah si, doveva uscire con suo padre? “Sai, non pensavo che tuo padre potesse essere così femminile” ringhiò ad alta voce, prima di fuggire velocemente fuori dal locale, correndo a più non posso. “L-Liam..!”. Harry lo stava chiamando, ma non poteva, non poteva rimediare a ciò che aveva appena fatto. Mentre correva le lacrime scorrevano forti sulle sue guance bagnandole, facendole scivolare verso il terreno. Sperava solamente che Harry non lo seguisse più, non voleva. Continuava a chiedersi il perché di quel comportamento, il perché.. Harry stesse baciando quella stupida ragazza. Si fermò, ad un tratto, e il cellulare prese a squillargli. Oh si, era certo che fosse Harry. Così prese in mano l’apparecchio pronto a buttargli la telefonata in faccia, notando qualcosa : era Zayn. Doveva rispondergli? “Ehy amico, quanto ti ci voleva per rispondere?”

    “.. S-Scusa”. Ci fu silenzio. Liam cercava di trattenere i respiri troppo grossi, i singhiozzi, ma non ci riuscì, era difficile. “.. Liam? Dio, che è successo?”. La voce di Zayn era preoccupata come non mai, mentre cercava di capire perché il suo migliore amico stesse piangendo. L’altro non parlava, continuava a piangere dietro ad una casa, mettendosi una mano fra i capelli, mentre il suo corpo tremava costantemente. “Liam..”

    “..S-Sei da solo..?”

    “Si, ti avevo giusto chiamato perché alla fine mi ha dato buca la mia ragazza.. ehy, ti passo a prendere..”

    “No, vengoo..v-vengo da solo, sono a pochi metri..” sussurrò Liam con un filo di voce, prima di mettere giù il telefono, prendendo nuovamente a correre verso casa di Zayn, il quale era sulla soglia ad aspettarlo. Si fiondò fra le sue braccia, andando a circondargli il collo con ardore: il pianto era inevitabile. Zayn lo trascinò dentro casa, andando verso il salotto, dove si sedette sul divano, andando ad accarezzare la guancia bagnata di Liam. “Che è successo? E’ successo qualcosa con tua madre?” gli domandò subito il ragazzo. Sapeva infatti che già una volta sua madre era svenuta a causa di un malore, perciò aveva subito pensato a questo. Liam scosse il capo: non voleva dirglielo, no, non ancora. Il suo migliore amico, da lì, riuscì a capire perfettamente che non ne voleva parlare, in più non era nemmeno mai stato bravo con le parole. Si limitò ad abbracciarlo con forza, coccolandolo fra le sue braccia, finchè non si addormentò.
     
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    CAPITOLO 6



    Faceva male, davvero male. Pensava di non dover soffrire tanto in vita sua, almeno non per amore. E invece si. Continuava a restare tra le braccia di Zayn. Ci era stato moltissime volte, ma per la prima volta sembrava che fosse un vero abbraccio, e probabilmente sapeva anche il perché.
    Era addormentato, ma i suoi non erano sogni tranquilli, non faceva altro che avere incubi su Harry. Lo sognava, e sognava quella stupida ragazzina. In effetti non aveva nemmeno dato il tempo a Harry di spiegare, ma c’era davvero bisogno di farlo? A parer suo no, aveva visto benissimo ciò che era successo. Le labbra che Liam voleva solamente per se, le aveva assaporate un’altra ragazza, e questa cosa lo mandava semplicemente fuori di testa. Non la sopportava e poteva anche essere la ragazza più simpatica del mondo. Ma no, non qualcuno che andava in giro a rubare i ragazzi. Beh in effetti colpa sua non era, probabilmente Harry non aveva nemmeno detto che era fidanzato a quella lì, e perciò si erano baciati senza problemi, come se Liam non esistesse. E questa cosa… lo faceva restare male.
    Harry aveva detto che era bellissimo, che gli piaceva da impazzire, che non lo avrebbe mai tradito. A questo punto Liam pensò che fossero solamente tutte cazzate e basta, che non doveva fidarsi più di nessuno, che non doveva innamorarsi di Harry. Se non lo avesse fatto, in quel momento sarebbe stato più facile, e probabilmente sarebbe stato insieme a Zayn comunque, magari davanti a un film dell’horror. E invece no, non era così, perché quel ragazzo stava dannatamente male per colpa di Harry Styles, un idiota piuttosto bastardo, che andava a promettere alla gente, ma che poi mai manteneva.
    Sapeva bene che non doveva accusarlo di certe cose, ma la rabbia lo stava in pratica divorando. No, non era realmente la rabbia, era solamente il grosso dolore che aveva nel corpo, nel cuore, dentro la sua testa. Aprì gli occhi, dolcemente, ascoltando il respiro regolare di Zayn, ma poco dopo alzando lo sguardo notò che era sveglio e lo stava guardando. “Mhn, scusa ..” sussurrò lievemente con la voce ancora impastata a causa del sonno. “E di cosa? Stai un po’ meglio?” gli domandò il moro, andando ad accarezzargli dolcemente la guancia, levandogli via le lacrime secche che erano rimaste sulla pelle.
    “Diciamo di si..” sussurrò appena, sospirando. “Mi vuoi dire che cosa è successo oppure preferisci non parlarne?” gli domandò poco dopo, andando ad allontanarsi un po’ da lui per poterlo guardare meglio negli occhi. “Mh.. mi sono innamorato di una persona. Pensavo di piacergli. Non dico amare, no, è troppo.. ma di piacergli. Me lo diceva, diceva che aveva sempre bisogno delle mie labbra, che non mi avrebbe mai tradito, che mi voleva.. Ma stava baciando un’altra persona” ansimò, stringendo le mani in pugni, cercando di non far scorrere nuovamente quelle lacrime che tanto tratteneva. “Vuoi dire che voi due stavate insieme?” gli domandò il moro, mentre Liam annuiva. “E perché non me lo hai detto?” aggiunse poco dopo inclinando il capo. “Lo sai che puoi fidarti di me..”.

    “.. Z-Zayn” ansimò appena il ragazzo dai capelli castani, mentre le lacrime ripresero a scendere lungo il suo viso. “.. S-Si tratta di Harry” aggiunse infine, guardando l’altro direttamente negli occhi, ma da parte sua non ci fu nessuna reazione. “Dio.. con tutti i ragazzi, proprio Harry?” chiese il ragazzo, sospirando poco dopo. “No, dico seriamente. Ci sono quaranta mila ragazzi dolcissimi in tutto il mondo che non ti prenderebbero mai in giro e tu.. tu vai a cercare uno stronzo come Harry?”. Liam, appoggiò di nuovo la testa sulla spalla dell’amico, rendendosi conto che aveva perfettamente ragione. Si era accorto piuttosto bene del suo carattere repentino e piuttosto allegro, ma non pensava che potesse arrivare a fare qualcosa del genere.
    Dopo tutto, quando voleva, Harry sapeva essere molto dolce, e glielo aveva dimostrato moltissime. Voleva dire che tutto in quel tempo si era solamente illuso e basta? Che ciò che era successo fra loro era solamente una bufala? Forse Harry si era stancato delle sue proteste? “Lui.. lui voleva solo.. solo del sesso da me?” gli domandò ad un tratto Liam, ansimando appena, singhiozzando. “Liam.. non lo so, non lo so” sussurrò dolcemente l’altro, andando a baciargli la fronte, sospirando un attimo dopo. “Cosa pensi di fare ora?”. L’altro scosse il capo. Non ci aveva pensato, e sinceramente non voleva mandare tutto a puttane con gli altri solamente perché aveva ‘litigato’ con Harry. Dio, ci lavoro anche insieme..! pensò dentro di se. No, non aveva speranza, avrebbe dovuto vederlo tutti i santissimi giorni.
    “Ah ho chiamato il tuo capo e tua madre, dicendo che.. oggi resterai da me” disse ad un tratto Zayn sorridendogli e Liam gliene fu immensamente grato, tanto che si lasciò andare sul divano, divertito. “Grazie” sussurrò poco dopo, mentre le sue labbra formavano un sorriso dolce come sempre. “Bene, ora sorridi e cerca di non pensarci, poi spiegheremo tutto agli altri e tranquillo che andrà tutto bene, d’accordo? Io sono dalla tua parte” commentò il moro alzandosi dal divano, stiracchiandosi, facendo alzare appena la maglia, facendo così intravedere i boxer neri che aveva. Liam arrossì in volto, distogliendo lo sguardo da lui, chiudendo gli occhi. “Vado a preparare qualcosa da mangiare, d’accordo? Tu.. beh, fai come se fossi a casa tua, non c’è nemmeno bisogno di dirlo” gli disse, prima di dirigersi verso la cucina. Da quanto tempo non entrava in quella casa? Gli sembrava da un’eternità, eppure doveva essere poco più di un mese prima, quando ancora non conosceva gli altri. Ricordava che era andato a casa sua per giocare alla play come sempre, a fifa. Entrambi amavano quei giochi. Sospirò, guardando il soffitto. Ora che ci pensava, da quando conoscevano gli altri, non si erano mai più visti da soli. Non che non volesse gli altri, ma in un certo senso gli mancavano quelle giornate, ma dopo tutto.. Zayn aveva la ragazza, e non poteva di certo privarlo del suo tempo che poteva passare liberamente con lei. Poteva capirlo benissimo senza alcuna ombra di dubbio.
    Ad un tratto sobbalzò quando sentì il suo cellulare vibrare nella tasca. Non pensò assolutamente che potesse essere Harry, come se avesse rimosso il tutto dalla sua testa, finchè non guardò nel display: Harry. Mise giù, buttandogli la telefonata in faccia, notando che c’erano altre sette chiamate. Probabilmente stava dormendo così affondo che nemmeno se n’era accorto: erano tutte del ragazzo, più qualche messaggio. Lesse il primo che recava solamente la scritta ‘Liam’. Poi il secondo: Liam ti prego, non è come credi, fammi spiegare!. Cosa c’era da spiegare? Un bel niente, si stavano baciando e stop. Gli scappò da ridere, mentre i suoi occhi ancora gonfi, ripresero ad essere lucidi, ansimando appena. Lasciò cadere il cellulare sul divano, dirigendosi verso la cucina.




    Gli aveva sbattuto il telefono in faccia. Le prime sette chiamate le aveva lasciate scorrere, l’ottava invece l’aveva spenta, in più aveva anche lasciato stare i due messaggi che gli aveva mandato. Chissà dove fosse in quel momento. Harry si trovava al bar, e il capo aveva detto che aveva chiamato Zayn per dire che quel giorno Liam non sarebbe venuto al lavoro perché non si sentiva molto bene. E’ solamente colpa mia, dannazione. Continuava a pensare, convinto che potesse servire a qualcosa. Ma no, come poteva? Non erano due persone telepatiche anche se sarebbe stato bello esserlo. Avrebbe potuto spiegare tutto a Liam in un modo o nell’altro, ma sembrava non riuscirci. Prese poi il cellulare in mano, scorrendo i nomi nella sua rubrica finchè non vide il nome di Zayn e gli venne l’illuminazione. Poteva essere a casa sua, oppure no? Cercò di chiamare il ragazzo, ma il suo cellulare era costantemente spento, si chiedeva come la sua ragazza potesse contattarlo. Lo accendeva solamente rare volte, solamente quando doveva chiamare Liam e basta. Era sempre stato così.
    Il suo sguardo si perse sul pavimento sul quale poggiava i piedi. Zayn c’era sempre stato per lui, gli voleva realmente bene, e si ritrovò a pensare che probabilmente era un ragazzo migliore per lui. C’era il difetto che però.. Zayn era completamente etero,e se mai fosse stato bisessuale, non lo aveva mai detto a nessuno. I suoi occhi si fecero lucidi, tirando poi su con il naso, tossendo appena, riprendendosi. No, voleva che tutto ritornasse apposto. Così velocemente si tolse il grembiule e andò dal capo aprendo la porta senza nemmeno avvertirlo. “Io vado via per un po’” disse , senza aggiungere nient’altro, uscì velocemente dal locale. Era a piedi, non aveva la macchina, così che prese a correre verso casa di Zayn. Un po’ di tempo fa gli aveva detto dove abitava e perciò sperava solamente di ricordarsi bene, perché non voleva assolutamente sbagliarsi. Continuava a correre quasi perdendo il fiato, ma non si fermò nemmeno una volta, no, assolutamente. Voleva quel ragazzo con tutto se stesso e voleva raccontargli che cosa era realmente successo. Anche se in effetti non c’era molto da spiegare, ma sperava solamente che Liam capisse l’errore che c’era stato. Arrivò finalmente a casa di Zayn e non tardò a suonare il campanello. Liam si alzò dal divano dicendo che sarebbe andato lui ad aprire mentre continuava a cucinare le omelette. “Buong..” cominciò il ragazzo, ma quando notò chi c’era davanti si bloccò a metà parola, guardandolo. “L-Liam..!”


    “Vattene, ti prego.. ti prego”. Era un sussurro, un gemito, un’imprecazione. Non riusciva a vederlo senza piangere, era troppo, cazzo! Come poteva presentarsi sulla soglia della casa di Zayn come se niente fosse dopo quello che aveva fatto?! “Liam, ti prego, non è com..”


    “VATTENE!” urlò nuovamente il ragazzo, tanto che Zayn comparì dietro di lui e, notando la scena, si precipitò fra i due, prendendo Liam per i fianchi, prima di sfiorargli il viso. “Vai di là, me la sbrigo io, tranquillo, forza” sussurrò dolcemente sorridendogli. Liam restò però immobile, appoggiandosi al muro, con lo sguardo rivolto verso Harry il quale continuava a fissarlo, piangendo. Oh si, Liam aveva infatti ripreso a piangere. Zayn così decise di uscire direttamente dalla casa. Spinse Harry fuori, richiudendosi la porta alle spalle. “Bene, sei felice del risultato?” gli domandò il moro, guardandolo. Harry restò in silenzio, passandosi un dito sugli occhi, prima di chiuderli, respirando a fondo. “Io.. non pensavo” sussurrò lievemente. “Ah no? Non pensavi a cosa? Pensavi che fosse tutta una cazzata? Che tutto ciò che ti ha detto fossero solamente cazzate? Dio santissimo, Harry! Che cazzo ti è saltato in mente di ferirlo in quel modo? Ci sperava davvero in te, cazzo, lo sai? Sono sempre stato il suo unico amico, nessuno dei due sa per la precisione perché facesse fatica, ci abbiamo provato in tutti i modi, ma continuava a ripetermi che gli bastavo io. Poi.. a quanto sembra sei arrivato tu, e gli hai aperto un mondo. Tutto andava alla grande, lo vedevo felice.. E ora? Che cazzo hai fatto?!”. Continuava a sbraitare contro l’altro, il quale scuoteva il capo sempre più disperato.
    “Mi ha baciato” disse ad un tratto Harry. “Le stavo spiegando che sono fidanzato, che mi piaceva qualcun altro, ma lei ha cominciato a sovrastare la mia voce, dicendomi che non le importava, che le andava bene fare da amante e.. e mi ha baciato” spiegò alzando lo sguardo verso Zayn. “Ti prego, devi credermi, è andata così! Io..”. Che cosa stava per dire? Si, lo sapeva, e aveva bisogno di farlo davvero. “Sono innamorato di lui”. Zayn da serio diventò terribilmente dolce, scrollando le spalle. Gli si avvicinò, dandogli una pacca sulla testa, accarezzandogli appena i capelli.
    “E allora riconquistarlo se ci tieni davvero a lui. Faccio il tifo per te, Styles” commentò da prima serio, prima di fare uno dei suoi soliti sorrisi idioti. Harry aprì di più i suoi occhi dolci, non troppo, prima di sorridergli, socchiudendo quest’ultimi. “Grazie mille Zayn!” esclamò, prima di guardarlo un’ultima volta e correre di nuovo verso il bar. Avrebbe dovuto assolutamente trovare un modo per riconquistarlo e voleva farlo per bene.
     
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    Capitolo 7



    Quando Zayn ritornò dentro casa, trovò Liam accovacciato sul divano che piangeva, con le gambe strette al petto. Appena notò il ragazzo ritornare in casa, sospirò, distogliendo lo sguardo. “Liam..” sussurrò appena Zayn, avvicinandosi a lui, accarezzandogli dolcemente i capelli sparpagliati. “Voglio tagliarmeli”* disse ad un tratto il ragazzo. “Intendo i capelli, e voglio tingermeli” disse senza un motivo ben preciso. Il moro restò alquanto sconcertato dalla sua affermazione, tanto che rise lievemente, guardandolo interrogativo. “Non lo so, mi è venuta voglia di cambiare. Anzi, che ne dici se ci vado ora? Dici che trovo aperto qualche parrucchiere?” domandò alzandosi dal divano, stiracchiandosi. Faceva di tutto per non ricordare che sulla soglia di casa c’era stato Harry fino a pochi secondi fa, non ci riusciva, si sentiva dannatamente male al solo pensiero. “Si, penso che ne troveremo qualcuno. Ora mangiamo e poi ti accompagno, forza!” sorrise Zayn andando a scompigliargli i capelli. Liam si sentì subito meglio a quel tocco tanto famigliare. Quel ragazzo gli piaceva e se non si fosse innamorato di Harry sicuramente ci avrebbe provato con lui. Il problema era che Zayn era fidanzato anche se era felicemente bisessuale. Il moro ritornò in cucina, riprendendo a cucinare ciò che stava cucinando prima e fu seguito da Liam, che cominciò ad apparecchiare.



    Ben presto furono dal parrucchiere, era addirittura vicino casa. “Li voglio corti e li voglio più scuri” commentò il ragazzo davanti allo specchio dopo che la parrucchiera gli aveva lavato i capelli. “Come mai vuoi tagliarli?” domandò la donna tamponandoli i capelli. “Ho voglia di cambiamenti…”

    “Nella cultura di mia zia, che è Giapponese, si dice che ci si taglia i capelli dopo una delusione d’amore. Ma comunque non penso che sia il tuo caso, visto che un ragazzo bello come te, non se lo farebbe scappare nessuno”

    “Mhn..”. Zayn alzò lo sguardo verso Liam, il quale lo guardò sorridendogli appena. Il tempo passò velocemente, e il ragazzo fu piuttosto contento del taglio che la donna gli aveva fatto, si sentiva davvero un’altra persona. “Sei perfetto direi, i ragazzi oggi non ti riconosceranno!” esclamò Zayn una volta usciti dal posto, ridendo. “Oggi?” sussurrò appena Liam. In effetti avrebbero dovuto provare, ma questo significava andare a casa di Harry e stare con quest’ultimo. “Liam, ti prego” lo pregò l’altro, mentre si dirigevano verso la macchina. “D’accordo, ma solo perché dobbiamo provare e perché me lo chiedi tu..” borbottò il ragazzo dai capelli corti, sospirando un attimo dopo. “Tu cerca di non pensarci. So che è difficile però stiamo in una band. Anche tu vuoi incoronare il tuo sogno no? Perciò ci conviene muovere le chiappe e andare avanti con le serate nel bar o nella vita non combineremo un bel niente. Evitalo, non lo so, tanto gli altri se ne accorgeranno prima o poi, ma importa qualcosa? Io penso proprio di no. Passerà, ci vorrà del tempo, ma passerà”. Era la prima volta che Zayn faceva un discorso del genere, così lungo e… articolato. “Mh, dici? Lo spero” sussurrò in risposta Liam, sorridendo, prima di salire in macchina insieme all’altro.


    “Ehy, ragazzi” commentò facendo entrare Zayn e Liam in casa. “Ciao ragazzi, tutto bene?” squillò la madre di Hazza – sopranome che gli aveva dato la band senza un motivo ben preciso. “Oh, alla grande! Tu come stai?” domandò Zayn, oramai abituato a darle del tu senza problemi. “Un po’ stanca, certo, ma direi piuttosto bene!”.
    Liam ed Harry non si erano guardati nemmeno una volta. Stai calmo, stai calmo.. continuava a pensare dentro di se Liam, mentre le sue mani tremavano costantemente. Ci fu un momento di silenzio imbarazzante, ma dalla soglia di casa apparvero Louis e Niall, saltellando. “Pronti?! Harry ci hai detto che hai cominciato una nuova canzone e io ho fatto la base per One Thing! Oggi faremo sciiintille, forza!” esclamò Niall, buttandosi tra di loro con il computer alla mano, andando verso la stanza di Harry, sedendosi come un tornado sul divano. “Una nuova canzone?! Curioso di sentirla!” disse Zayn, andando a dare una piccola pacca sulla spalla di Harry, il quale fece un piccolo sorriso, sospirando poi. Si ritrovarono tutti nella stanza, come l’altra volta, mentre Harry prendeva in mano un foglio, facendolo passare a tutti quelli della band, finchè non arrivò a Liam, il quale lesse le parole. All’inizio c’erano dei semplici na na na, che ancora non poteva capire come leggerli davvero. He takes your hand, I die a little,I watch your eyes, and I'm in riddles.. Why can't you look at me like that Ecco che cosa diceva la prima strofa, che avrebbe dovuto cantare Zayn, visto che recava il suo nome. Poi c’era la seconda parte con scritto ‘Liam’. When you walk by I try to say it…But then I'll freeze, and never do it…My tongue gets tied, the words get trapped Perchè.. gli ricordava terribilmente la loro situazione? “Oh oh, Harry! A chi è dedicate?!” si intromise Louis, saltandogli addosso, andando ad abbracciarlo. “Penso a nessuno particolarmente, pensavo e basta! Vi piace? Che ne pensate?” domandò Harry guardando tutti, a parte Liam, oh, ovviamente. “La trovo semplicemente fantastica, ma io ritorno dell’idea che sia dedicata a qualcuno! Avanti, dillo che è dedicata a me, Harry <3” mugolò appena Louis, andando ad accarezzargli i capelli, stringendolo a se. Il ragazzo più piccolo scoppiò a ridere, stringendogli il corpo. “Oh si, hai ragione, d’accordo, ci hai preso, scusa se non l’ho detto prima..” disse, mentre il suo sguardo si dirigeva di sua spontanea volontà verso Liam, il quale però era vicino a Niall che stava accendendo il pc. Le sue labbra gli tremavano costantemente. Non ci riusciva, era difficile stare nella stessa stanza insieme a lui. Cercava di farcela, di non pensarci, ma aveva la testa completamente fissa in quel punto. “Allora che ne pensi dell’inizio?”. Era Niall che gli aveva parlato, ma lui dovette scuotere il capo. “Eh?” domandò non riuscendo a capire. “La base, Liam, la base.. che hai fatto?” gli chiese il biondo, andando a passargli una mano fra i capelli. “Oh, stai bene con i capelli tagliati e.. tinti?”.

    “Si, sono più scuri di prima.. Ma comunque la base, scusa, fammela riascoltare ero perso in altri.. pensieri”. Zayn si accorse della sua voce, delle sue mani che tremavano insieme alle sue labbra. Avrebbe voluto tanto fare qualcosa, così rivolse il suo sguardo verso Harry. Quest’ultimo scosse il capo, mugolando appena, con ancora Louis sulle gambe che guardava il computer, in attesa che la base partisse. Poco dopo infatti successe, e tutti si guardarono, dando un’occhiata a Liam il quale sorrise, cominciando a cantare. Quella base era semplicemente stupenda, Niall era un mito in quelle cose. Ebbene si, la seconda canzone era fatta. “Niall, è splendida, davvero!” esclamò Zayn, andando a sorridergli dolcemente come sempre, accarezzandogli i capelli, sparpagliandoglieli. “Grazie grazie, ma ora vogliamo sentire il ritmo della canzone , neeeh Harry? Forza!” esclamò il biondo, guardandolo. “Beh.. ho pensato di far iniziare Liam per la sua voce candida e dolce e lievemente roca, che per il na na na ci sta benissimo a mio parere” cominciò così il ragazzo, non facendo trasparire nemmeno un’emozione dalla sua bocca, serio. Gli intonò i na na na e Liam annuì appena, ritornando con gli occhi sul foglio per non guardarlo troppo a lungo e ci provò. “Mh.. abbassa solamente il tono di voce, solo di una nota..” sussurrò il più piccolo guardandolo, mentre l’altro riprovava. “Perfetto, direi che è perfetto. Bene, ora toccherebbe a te Zayn..vedi, ascoltami..”


    Le prove durarono tutto il pomeriggio, fino a tarda sera, tra una risata e l’altra, mangiando e ridendo in compagnia. Liam però aveva ancora quel nervoso addosso, e non aveva ancora davvero avuto un contatto diretto con Harry, non voleva provarci nemmeno un po’. Si sentiva male al solo pensiero , ma per ora era importante che nessuno si fosse accorto della cosa e sembrava che la cosa procedesse piuttosto bene. Perciò finchè le acque erano quasi del tutto calme, tutto sarebbe andato alla grande. E sperava che quel filo non si spezzasse troppo presto, perché Liam aveva davvero bisogno che andasse tutto bene. “Ebbene.. un’altra canzone è andata, anche se ancora da sistemare bene e aggiungere un’altra strofa, ma a mio parere siamo a un bel punto. Dovremmo comunque andare a qualche concorso, non credete? Non so se continuare così ci farà sfondare nel successo.. Insomma, boh, non ne sono troppo convinto” sussurrò il biondo facendo spallucce. “Già, qualcosa. Dobbiamo solamente trovare l’occasione giusta e spaccheremo nello spettacolo!!” urlò Louis, alzandosi, facendo il segno di superman. “Idiota..” sussurrò Zayn passandosi una mano fra i capelli. “Che c’è?! Ho detto solamente la verità!”

    “Si, d’accordo, scusa Louis!”. Insieme scoppiarono in una fragorosa risata, finchè Liam non si alzò di scatto. “Ragazzi, io vado” commentò quasi scuro in volto. Stava.. per svenire, come se non respirasse più. “Ti senti bene?” domandò premuroso Louis, avvicinandosi a lui, mettendogli una mano sulla spalla. Liam sussultò, scrollandosela di dosso senza volere. “S-Si, tranquillo.. mh, ho solo mal di testa, perciò penso che andrò a casa.. Grazie mille per il pomeriggio, ci vediamo” sussurrò, dando un’ultima occhiata a Zayn, uscendo poi velocemente da casa. Appena l’aria lo prese in pieno, i suoi polmoni ritornarono come veri e il suo cuore riprese a battere velocemente. Stava respirando, si sentiva bene, e il suo corpo aveva smesso di tremare. Si , era solamente colpa di quella stanza e basta. Restò fermo davanti alla casa, riprendendo più fiato possibile. Era quasi sicuro che per tutto quel tempo lui non avesse respirato nemmeno una volta, anche se era ovviamente impossibile. Non ci riusciva, si sentiva come rinato. Dovrei smetterla di essere così.. Così come? Troppo sensibile, ecco cosa. Si sentiva semplicemente inutile per il mondo, non riusciva mai a superare ogni benedettissima cosa. Forse se avesse ceduto il suo corpo a Harry, tutto quello non sarebbe successo. Se solo.. si fosse concesso, se solo avessero fatto sesso, forse.. forse sarebbe rimasto con lui, senza andare a cercare un’altra persona. Poi sbarrò gli occhi. NO! No, non doveva nemmeno pensarlo. Non voleva concedere il suo corpo solamente per avere Harry. Voleva avere quel ragazzo per il suo amore, non per il sesso il che Liam sapeva bene che erano due cose completamente diverse, nonostante fosse un completo idiota. Non aveva mai pensato ad Harry sotto certi aspetti, per questo non gli aveva mai chiesto di andare al di là del bacio, e l’altro doveva averlo capito. Probabilmente si era stufato prima del dovuto e così aveva ceduto, andando a cercare qualcun altro che lo soddisfasse davvero per quello che lui stesso voleva. Solo che Liam lo avrebbe capito bene se solo glielo avesse detto semplicemente. Se solo si fosse avvicinato a lui, prendendogli le mani e dicendogli ‘Senti, non mi bastano i baci, voglio anche il tuo corpo, perciò.. dovremo lasciarci’. Lui l’avrebbe presa bene, avrebbe capito. E invece no, gli aveva detto quella bugia inaudita e lo aveva ferito come non mai. Appena aveva visto i due, una lama piuttosto grossa e affilata, gli aveva oltrepassato il cuore, facendolo rompere in mille pezzi, come se fosse di vetro. Il paragone era buono, visto che il suo cuore – insieme al suo carattere – era molto sensibile e fragile. Per questo voleva cambiare. Molte persone, dopo una delusione del genere, si cambiavano. Diventano più forti, stronze, menefreghiste, ma lui.. Lui era Liam Payne,e non poteva cambiare, non subito almeno. Ma anche il tempo non avrebbe fatto grandi cose, affatto, sarebbe rimasto l’idiota di sempre tradito da Harry Styles. Ma per fortuna c’era Zayn con lui, il suo migliore amico.

    “Mi siedo qui” disse scorbutico un ragazzo moro. Era alto circa quanto Liam, e vestiva strano. Aveva dei pantaloni larghissimi di colore nero, una maglia dove raffigurava un teschio, e dei braccialetti borchiati da tutte le parti. “Malik, sei in ritardo” commentò la professoressa con un tono di voce piuttosto scocciato. “Ma no, non lo sapevo!” esclamò il ragazzo scoppiando a ridere. Liam, che a quel tempo era biondo, sussultò a quel comportamento. Erano in prima liceo, come poteva comportarsi in quel modo? Era quasi sicuro che la sua bocciatura sarebbe avvenuta presto, nonostante fosse solamente il primo giorno di scuola. “Vuoi una nota già il primo giorno di scuola, Malik?!” esclamò la donna, sbattendo i piedi per terra. “Guardi, se proprio deve, faccia come vuole” commentò il ragazzo, facendo spallucce, facendo cadere la cartella a terra, sedendosi finalmente sulla sedia, vicino a Liam. Erano due cose completamente diverse, avrebbe chiesto di cambiare sicuramente posto. Il primo giorno passò lentamente, tra battute idiota di Zayn – così si chiamava il ragazzo – che continuava a criticare i professori che si presentavano ogni ora davanti a loro. Liam si chiedeva che cosa avesse contro di loro, ma arrivò alla conclusione che semplicemente era il suo carattere e basta. I giorni continuavano a passare. Zayn non sembrava un bulletto. Nel senso si, aveva le sue battute, ma non prendeva mai di mira nessuno, e di questo Liam ne era piuttosto felice, visto che lui era piuttosto idiota, timido e non sapeva nemmeno difendersi. Un giorno di questi, però, successe una cosa. Lui era semplicemente a casa, a studiare. Aveva matematica da fare e ci capiva decisamente ben poco, odiava quella materia, da sempre. Ad un tratto sentì un piccolo urletto provenire dalla strada, si affacciò così alla finestra. Era cieco.. oppure quello era Malik? Era appena caduto dal suo skateboard che portava anche sempre dietro a scuola, e sembrava che facesse fatica ad alzarsi. Non seppe come, ma Liam si ritrovò subito di sotto casa sua, andando a soccorrere il ragazzo. “Ti sei fatto male?!”. Il ragazzo aveva il ginocchio completamente sbucciato, e sembrava avere un braccio mal ridotto, mugolando appena. “Sto bene” disse in risposta, alzandosi, traballando appena. “Ma no, perdi sangue.. tanto sangue, dannazione” sussurrò il biondo, mettendogli un braccio attorno alla vita, sorreggendolo. “Forza vieni” commentò. Pensò che l’altro disobbedisse, e invece non fu affatto così. Si lasciò stringere, mentre lo portava di sopra, a casa sua. Trovò subito la cassetta della croce rossa, andando a disinfettargli la ferita. No, non era davvero qualcosa di grave, dopo tutto era solamente caduto. Solo che il sangue c’era, e anche molto. “Brucia, cazzo!” si lamentò Zayn, stringendo le lenzuola del letto di Liam. “Si, lo so, abbi pazienza..” rispose l’altro sospirando, andando a tamponare dolcemente la ferita. “Perché.. fai questo per me?” domandò poco dopo, mentre il biondo gli fasciava il ginocchio. “Perché non riesco a non farlo, è un motivo valido questo?” gli domandò sorridendo, alzando lo sguardo verso di lui. Zayn fece spallucce, prima di alzare lo sguardo verso la sua scrivania. “Stavi facendo matematica? Se vuoi ti do una mano, sono bravo, penso che tu te ne sia accorto” disse, scoppiando a ridere. In effetti era verissimo: aveva nove in matematica, e il professore diceva che entro la fine dell’anno sarebbe potuto arrivare anche a dieci. L’unico suo problema era che tirava troppo battute e che parlava in continuazione, perciò il suo comportamento faceva.. beh si, schifo. Era l’unico problema, visto che comunque a scuola andava anche bene. Liam gli sorrise, dicendo che gli sarebbe piaciuto, visto che lui non ci capiva realmente niente.
    E fu così che divennero amici da quel giorno. Zayn mise la testa apposto. Non che divenne come Liam, certo, era sempre così vivace ed espansivo, ma sicuramente passò l’anno, visto che il suo comportamento passò dal quattro al nove, proprio come Liam. Quest’ultimo ne fu davvero felice, e finalmente riuscì a dire che aveva trovato un vero amico con cui passare il tempo.




    Quanto tempo era rimasto lì fuori a pensare al suo passato insieme a Zayn? Forse troppo, ma era stato piuttosto bello. Sospirò, prima di cominciare a camminare verso casa sua, cercando di non pensare più a niente se non a se stesso.
     
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